Aiuti alle imprese, il Mef chiede i conti se l’assegno pubblico supera il milione

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Il Sole 24 ORE ECONOMIA

I controlli sull’utilizzo degli aiuti pubblici da parte di società, enti, organismi o fondazioni scatteranno quando l’assegno arrivato dalla Pa supera il milione di euro oppure il 50% di entrate, ricavi, o valore della produzione. Dal calcolo però andranno esclusi i corrispettivi di beni e servizi venduti alle Pa, i risarcimenti, le indennità, i crediti d’imposta e i contributi «destinati a una generalità di soggetti» senza una targa specifica. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri media

In arrivo un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) che prevede l’individuazione e il monitoraggio dei contributi pubblici di entità significativa concessi a società, enti, organismi e fondazioni, stabilendo obblighi di comunicazione e verifiche sull’utilizzo dei fondi, in attuazione dell'art. (Fiscoetasse)

Il governo introduce un giro di vite sulla gestione dei fondi pubblici destinati a società, enti, organismi e fondazioni. La bozza di Dpcm, elaborata dal ministero dell’Economia in base alle prescrizioni della legge di Bilancio 2025, stabilisce i criteri per identificare i “contributi di entità significativa” e disciplina gli obblighi di comunicazione e verifica per i soggetti beneficiari. (il Giornale)

Il provvedimento, all’articolo 1, stabilisce cosa si intenda per «contributo di entità significativa», che sarà soggetto a particolari obblighi di trasparenza e controllo. (NT+ Fisco)

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Arriva il giro di vite del ministro Giancarlo Giorgetti (in foto) sulla gestione dei fondi pubblici destinati a società, enti, organismi e fondazioni. (il Giornale)

La legge di Bilancio 2025 ha previsto l’effettuazione di apposite attività di verifica in materia di utilizzo da parte di società, enti, organismi e fondazioni, di contributi di entità significativa a carico dello Stato. (Ipsoa)