La mafia c’è: quasi cinquecento le aziende a rischio infiltrazione tra Lecco e Sondrio
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La mafia c’è e lavora a fianco delle imprese sane. Sono quasi quattrocento aziende a rischio infiltrazione mafiosa in provincia di Lecco e una settantina in provincia di Sondrio. Nei due territori la percentuale è inferiore della media nazionale di aziende infiltrate. Non per questo bisogna fare finta che i problemi non ci siano. Il quadro emerge da uno studio della Cgia di Mestre su dati Infocamere e Banca d’Italia e che va a sommarsi con altre due dati molto preoccupanti: il numero delle interdittive emesse dalla Prefettura di Lecco nel secondo semestre del 2023, dieci in soli sei mesi, e alla crescita delle denunce per estorsione. (La Provincia Unica TV)
Su altre testate
La Mafia Spa è la quarta economia del Paese. Il volume di affari, spesso coperto da patine di legalità o favorito dall'anonimato di fondi di investimento o criptovalute, è in continua crescita e i clan non si impongono più (solo) con minacce e lupara, bensì con futures, partecipazioni, coperture. (Torino Cronaca)
Su 24.830 imprese della provincia di Cremona, 412 sono «potenzialmente prossime a contesti di criminalità organizzata». Le denunce per estorsione registrano un’impennata, passando dalle 31 del 2013 alle 76 del 2023 (+ 45%), collocando la provincia al 17 posto della classifica nazionale. (La Provincia di Cremona e Crema)
Il volume d'affari annuo delle mafie italiane si aggira attorno ai 40 miliardi di euro l'anno, una cifra mostruosa che vale praticamente due punti di Pil e che colloca il fatturato dell'industria del.. (Virgilio)
Più di mille imprese a rischio infiltrazione criminalità nella città metropolitana. Serve intanto una rivoluzione dei servizi e della burocrazia al sud (Tempo Stretto)
Lo studio ha respiro nazionale e fotografa le mafie come quarta industria del Paese con 40 miliardi l’anno (2 punti di pil) ; dai dati appare chiaro che il business si sta spostando sempre più al centro-nord, soprattutto per il riciclaggio. (Gazzetta del Sud)
Minuti per la lettura Il caso Basilicata, unica regione italiana che fa registrare meno segnalazioni in tema di estorsioni secondo uno studio della Cgia (Quotidiano del Sud)