Vacanze all’insegna del risparmio: e i prezzi in spiaggia e hotel continuano a salire

Federconsumatori, rispetto al 2023 il +2,3% degli italiani partirà per le vacanze Stiamo entrando sempre più nel clou della stagione estiva e, per molti, si avvicinano le agognate vacanze. Secondo le stime di Federconsumatori, riporta Graziano Urbinati, presidente della sezione riminese, il 41,3% degli italiani quest’anno andrà in vacanza (+2,3% rispetto allo scorso anno). Di questi, il 52,7% opterà per un soggiorno “ridotto”, 3 o massimo 5 giorni, modalità sempre più in uso sulla nostra riviera, cercando soluzioni per contenere le spese. (AltaRimini)

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Lo dice l’osservatorio dei prezzi di Federconsumatori Toscana secondo cui la vacanza è sempre più un lusso per pochi. – Il conto al ristorante è sempre più caro così come l’albergo e i tour organizzati fuori porta. (LA NAZIONE)

In ogni caso, la spesa media complessiva pro capite prevista per le vacanze estive è pari a 1.190 euro, il 10% in più rispetto alla scorsa estate (1.090 euro). C'è poi un 42% che prevede di spendere come la scorsa estate e un 9% che non ha ancora definito il budget di spesa. (Alto Adige)

«Stiamo entrando sempre più nel clou dell’estate e, per molti, si avvicinano le agognate vacanze. Secondo le nostre stime, quest’anno, il 41,3% degli italiani andrà in vacanza (+2,3% rispetto allo scorso anno). (Impresa Italiana)

Tra giugno e settembre più della metà degli italiani farà vacanze sia brevi che lunghe (il 51% contro il 49% dello stesso periodo del 2023), il 34% farà solo vacanze brevi o solo vacanze lunghe, mentre il 16% non andrà in vacanza (quota in diminuzione rispetto al 23% della scorsa estate). (Notizie d'Abruzzo)

Le prenotazioni sono in forte crescita, con un aumento del 18% rispetto al 2023". "Secondo la classifica del Travel & tourism development index 2024 pubblicata dal Forum economico mondiale (Wef), l'Italia entra nella top 10 delle destinazioni più ambite per la prossima stagione estiva. (Adnkronos)

Sono soprattutto le difficoltà economiche che obbligano a restare a casa, situazione che coinvolge un terzo degli interessati. Altri rinunciano perché i conti di casa obbligano a risparmiare, lo dice il 23% del campione, ma c’è un 14% che deve rimanere a casa per accudire persone non autosufficienti, i genitori e altri parenti stretti. (Il Sole 24 ORE)