Scontri al corteo di Torino, Nordio: “La magistratura sia severa”. Tajani: “Viziati figli di papà”
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«Data la mia età, ho visto come è nato il terrorismo, proprio anche a Torino: hanno iniziato così, prima si incita alla rivolta, poi si aggrediscono i poliziotti, poi si fa il gesto della P38 per strada e poi però si spara». Il ministro della giustizia Carlo Nordio ha espresso così - a margine del convegno della Fondazione Iniziativa Europa a Stresa – la sua preoccupazione per la violenza messa in atto durante il corteo degli studenti, indetto per il No Meloni Day, degenerato al punto che una ventina di agenti sono rimasti feriti, in particolare a causa del gas urticante che è stato lanciato dai manifestanti contro le forze dell’ordine. (La Repubblica)
Ne parlano anche altri media
Il gesto della P38, la protesta pro Palestina, quella contro il nuovo decreto Sicurezza. La piazza, quella degli studenti, anche giovanissimi, non solo degli antagonisti, che torna a simboli, slogan e atteggiamenti degli anni Settanta. (Corriere Roma)
"Non sono state manifestazioni di protesta. "A Torino - aggiunge - le forze dell'ordine sono state aggredite con un ordigno rudimentale. (La Provincia di Cremona e Crema)
«Ho visto come è nato il terrorismo, proprio anche a Torino: hanno iniziato così, prima si incita alla rivolta, poi si aggrediscono i poliziotti, poi si fa il gesto della P38 per strada e poi però si spara. (Corriere della Sera)
Una giornata di sciopero e proteste studentesche ha lasciato dietro di sé un bilancio preoccupante, tra scontri con la polizia, slogan aggressivi e un clima di tensione crescente. Dalle piazze si leva un grido di dissenso contro il governo, ma le rivendicazioni per una scuola pubblica e accessibile, per il benessere psicologico e per una reale partecipazione studentesca, rischiano di essere soffocate da episodi di violenza e intolleranza. (Orizzonte Scuola)