Bernini "In piazza attacchi al limite dell'eversione"

Bernini In piazza attacchi al limite dell'eversione
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La Provincia di Cremona e Crema INTERNO

"Non sono state manifestazioni di protesta. Ma attacchi ai limiti dell'eversione, violenti, ingiustificabili". Così, in una intervista al Corriere della Sera, la ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, in merito alle proteste degli studenti, che hanno raffigurato il suo volto coperto di mani insanguinate e il suo nome associato a un pupazzo a forma di asino. "A Torino - aggiunge - le forze dell'ordine sono state aggredite con un ordigno rudimentale. (La Provincia di Cremona e Crema)

Se ne è parlato anche su altri media

Benedetta Perego Dobbiamo prendere atto di un fenomeno che stiamo sottovalutando pericolosamente: le manifestazioni diventano sempre più violente, sia quelle settimanali dei cosiddetti pro-Pal, sia quelle occasionali degli studenti. (il Giornale)

– “A fronte del sacrosanto diritto di protesta assistiamo ancora una volta a gravissimi e inaccettabili episodi di violenza e odio con diversi agenti delle Forze dell’ordine rimasti feriti a Torino e atti intimidatori a Roma, Bologna e Milano contro il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il vicepremier Salvini, i ministri Bernini e Valditara e il presidente di Confindustria Orsini. (Agenzia askanews)

Alle prime luci dell'alba di questa mattina, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un'ordinanza applicativa di misure cautelari e reali, emessa dal G.I.P presso il Tribunale di Taranto, su richiesta della Procura tarantina, nei confronti di sette soggetti ritenuti presunti responsabili di reati di associazione per delinquere finalizzata all'intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, nonché al favoreggiamento della permanenza di stranieri irregolari sul territorio nazionale. (Tarantini Time Quotidiano)

Meloni-Schlein, nuovo scontro sugli studenti: «Basta violenze contro la polizia». «Condanniamo, ma lei risponda al telefono»

’Rovesciamo il governo e liberiamo il Paese’ è lo slogan adottato dalla rete degli studenti in occasione dello sciopero nazionale di ieri nelle piazze delle città italiane con tensioni esplose in particolare a Torino (il Resto del Carlino)

Dal fantoccio bruciato in piazza con il volto del ministro dell’Istruzione Valditara ai cartelli insanguinati con gli esponenti del governo, fino agli scontri con la polizia che a Torino ha portato 15 agenti in pronto soccorso. (Open)

La premier torna all'attacco dopo il corteo di oggi: «Spero che certa politica smetta di giustificare queste violenze» (Open)