Meloni, a Schlein si inceppa la lingua per dire Stellantis

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Gazzetta di Parma INTERNO

«Il nostro approccio è molto diverso dalla sinistra, non abbiamo pregiudizi ne facciamo favoritismi, vale per Stellantis come per le altre aziende, se l’approccio è costruttivo faremo la nostra parte come fatto finora perché quando si tratta di difendere occupazione e crescita ci trovate in prima fila a noi, perché il Pd non l’abbiamo visto arrivare. Così la presidente del Consiglio e leader di Fdi Giorgia Meloni dal palco di Atreju, sottolineando che «a Elly Schlein si inceppa la lingua quando deve dire Stellantis». (Gazzetta di Parma)

La notizia riportata su altri media

La segretaria democratica lo ha detto parlando all'assemblea del partito. Elly Schlein cita Romano Prodi e Walter Veltroni, assicura che "questa è la casa di chi si riconosce col giusto orgoglio nelle storie precedenti", ma aggiunge che il Pd è "anche la casa di una nuova generazione... (Tiscali Notizie)

La segretaria dem parla oltre un'ora, mette in fila i risultati - buoni - ottenuti nell'anno che sta per finire e si rivolge ai compagni di viaggio per chiedere di remare tutti nella stessa direzione. E, al tempo stesso, per richiamare gli alleati a lavorare contro "il vero avversario". (Tiscali Notizie)

In passato FdI doveva respingere le accuse di autoritarismo, ora il consenso ossequioso. La sua classe dirigente non può più galvanizzare la base con le vecchie parole d’ordine Flavia Perina (La Stampa)

La brutta caduta di stile di Elly Schlein: "Ad Atreju c'è il nulla". Berlinguer non l'avrebbe mai detto

Getting your Trinity Audio player ready... Schlein: “La destra è ormai arroccata tra il palazzo e la festa di partito” (Dire)

"La tessera del 2025 è dedicata a questo concetto di unità" con cui vogliamo costruire "il nostro progetto per il Paese". (Civonline)

Parole rozze, non degne di una leader del più importante partito di opposizione, erede della tradizione comunista di Enrico Berlinguer, un leader rispettoso dell'avversario e delle "feste di piazza" fatte dal nemico politico. (Secolo d'Italia)