Sciopero Stellantis, è scontro sui numeri. I sindacati: 20 mila partecipanti. L’azienda: adesione all’8,8%

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Milano Finanza INTERNO

Ultim'ora news 18 ottobre ore 17 Scontro sullo sciopero dell’auto. A Roma circa 20 mila persone sono scese in piazza per chiedere al governo un rilancio della politica industriale nel settore automotive e a Stellantis di «cambiare marcia». L’iniziativa, organizzata da Fim, Fiom e Uilm, ha portato un messaggio forte e chiaro: il governo deve convocare un tavolo con l’azienda e i sindacati al più presto. (Milano Finanza)

Ne parlano anche altre fonti

Coordinamento permanente dei Comuni sede di stabilimenti Stellantis che aderiscono alla rete Anci Città dei Motori, per condividere rapidamente in questa fase delicata analisi e decisioni; richiesta al Governo e al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, di includere il Coordinamento nei tavoli istituzionali sulla crisi dell’automotive italiano. (ANCI)

Bombardieri (Uil): "Il Governo costringa Stellantis a un confronto serio" (L'Unione Sarda.it)

La pioggia scende senza pietà, ma ai ventimila metalmeccanici arrivati da tutta Italia (e non solo) non importa. Fin dal primo mattino piazza Barberini si riempie di bandiere rosse, verdi, azzurre. (Corriere della Sera)

Stellantis, la voce del lavoro

In occasione della manifestazione dei sindacati CGIL, UIL e CISL per il settore automotive di oggi a Roma, Elly Schlein ha fatto un giro di saluti con gli operai presenti. Tra di loro, molti rappresentanti della FIOM le hanno esplicitamente detto di non volere Matteo Renzi all’interno della coalizione: “Renzi non lo vogliamo. (LAPRESSE)

Crisi Stellantis: il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione urgente in Consiglio regionale per sollecitare la giunta guidata dal presidente Marsilio a intervenire e difendere i posti di lavoro nello stabilimento di Atessa. (ChietiToday)

Grandissima anche l’adesione allo sciopero nazionale del settore automotive indetto da Fim, Fiom, Uilm, con l’obiettivo di “Cambiare marcia e accelerare verso un futuro più giusto”. Di seguito i primi dati parziali di partecipazione allo sciopero rilevati in alcune aziende: il 100% alla Lear di Grugliasco, alla Industria Italiana Autobus di Bologna e Flumeri (Avellino), alla Marelli di Caivano (Napoli), alla Maserati di Modena, negli stabilimenti Stellantis di Melfi e di Pratola Serra; il 95% allo stabilimento Stellantis di Pomigliano e alla Dumarey di Pisa; oltre il 90% alla Tiberina; il 90% allo stabilimento Stellantis di Cassino e alla Marelli di Bologna; l’85% allo stabilimento Stellantis di Mirafiori; l’80% alla Bosch di Bari; il 75% alla Denso di Chieti; il 70% alla Marelli di Sulmona e alla Trigano di Siena. (Collettiva.it)