Meloni incontra Trump, pressing su Cecilia Sala
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Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano, ha incontrato Donald Trump nella sua residenza privata a Mar-a-Lago, in Florida, il 4 gennaio. L'incontro, avvenuto in gran segreto, ha visto la premier italiana atterrare negli Stati Uniti alle 19:30 locali (l'una e mezzo in Italia) e ripartire poco dopo le 23 (le 5 del mattino in Italia) da West Palm Beach. Tra i temi discussi, il caso di Cecilia Sala, giornalista italiana detenuta in Iran dal 19 dicembre scorso, ha avuto un ruolo centrale. Meloni, secondo fonti vicine all'incontro, ha esercitato una forte pressione su Trump affinché intervenisse sulla questione.
L'incontro, non annunciato ufficialmente, ha sorpreso molti, sia in Italia che negli Stati Uniti. La missione, organizzata con il massimo riserbo, è stata comunicata a pochissime persone, anche all'interno del governo italiano. Meloni, che aveva ricevuto un invito informale per il giorno del giuramento di Trump, ha deciso di anticipare il viaggio per discutere di persona con il futuro presidente degli Stati Uniti.
Oltre al caso di Cecilia Sala, i due leader hanno affrontato temi di rilevanza internazionale, tra cui i futuri rapporti tra gli Stati Uniti e i paesi europei. La visita lampo di Meloni ha suscitato grande interesse, soprattutto per il riserbo con cui è stata condotta e per l'importanza dei temi trattati. Le foto dell'incontro, diffuse successivamente, mostrano i due leader in un clima di cordialità, nonostante la delicatezza delle questioni affrontate.
La missione di Meloni, costruita con estrema discrezione, ha avuto come obiettivo principale quello di sensibilizzare Trump sulla situazione di Cecilia Sala, cercando di ottenere un intervento diretto del futuro presidente degli Stati Uniti.