L’enigma dei tassi d’interesse della BCE: i mutuatari italiani sono davvero avvantaggiati?
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Una decisione che fa soffiare un vento di ottimismo La Banca Centrale Europea (BCE) ha effettuato il suo terzo taglio dei tassi d’interesse nel 2024, offrendo un benvenuto sollievo ai mutuatari italiani. Questa decisione, che riduce i tassi di 25 punti base, segue due tagli precedenti e si inserisce in una tendenza che potrebbe continuare. Il tasso sui depositi è ora al 3,25%, quello sulle operazioni principali di rifinanziamento al 3,40%, e il tasso sui prestiti marginali al 3,65%. (ComplianceJournal.it)
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Introduzione (Sky Tg24 )
Sono questi gli scopi per i quali sempre più italiani fanno richiesta di un prestito personale. Domande di finanziamenti in crescita lungo tutta la Penisola per far fronte all’aumento dei prezzi, per la riduzione del potere d’acquisto delle retribuzioni, ma anche per un clima di maggiore fiducia tra i consumatori, come riferisce nella sua ultima analisi l’Istat. (Italia Oggi)
È quanto riportato dalla Banca d'Italia nel suo studio dedicato al credito bancario, relativo al nostro Paese, e con cui contribuisce all'indagine per tutta l'area area Euro ed elaborata dalla BCE (Bank lending survey). (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La Banca Centrale Europea ha ridotto i tassi di interesse sui depositi al 3,25%, con un taglio di un quarto di punto, adottando ancora una volta un approccio cauto e progressivo. (Radio Radio)
In fondo alla classifica invece per i conti correnti. E le prossime mosse della BCE potrebbero comprimere ulteriormente i guadagni (Panorama)
Il "se" è d’obbligo perché – spiega Luca Mocarelli (nella foto), professore di storia economica all’Università di Milano Bicocca – "gli scenari politici sono in continua evoluzione: Ucraina, Israele, Cina-Taiwan sono tutti fronti ad alta tensione e basta uno spostamento minimo degli equilibri per pagare conseguenze economiche importanti come è successo ai mutui in questi anni". (IL GIORNO)