Licia Pinelli, morta la vedova del ferroviere anarchico: aveva 96 anni
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Era nata il 5 gennaio del 1928 a Senigallia, ma il suo nome era indissolubilmente legato alla storia di Milano: Licia Rognini Pinelli è morta all’età di 96 anni. Licia era vedova di Pino Pinelli, il ferroviere anarchico fermato ingiustamente per la strage di Piazza Fontana e morto precipitando da una finestra della questura di via Fatebenefratelli nel dicembre del 1969, diventando la 18esima vitt… (La Repubblica)
Ne parlano anche altre fonti
Licia Rognini la verità l’ha sempre saputa e non l’ha mai dimenticata fino a ieri mattina, quando è morta a Milano all’età di 96 anni. «Signora, abbiamo molto da fare!», le disse brusco il commissario Luigi Calabresi al telefono mentre Licia cercava disperatamente notizie. (il manifesto)
È morta Licia Pinelli, indimenticabile donna di una Milano morta molto prima di lei. Una città antifascista, una città operaia, una città di case popolari e di esistenze povere, vissute con dignità, laboriosità, solidarietà. (Strisciarossa)
Nel 2015 era stata nominata commendatore al merito della Repubblica dal presidente Giorgio Napolitano, che nel 2009 l'aveva invitata al Quirinale insieme a Gemma Capra, vedova del commissario Luigi Calabresi, per la Giornata in memoria delle vittime del terrorismo. (MilanoToday.it)
Tutte le sentenze hanno decretato l'innocenza di Pinelli. È morta Licia Rognini Pinelli, vedova di Giuseppe Pinelli, il ferroviere anarchico accusato della strage di Piazza Fontana e morto precipitando, durante un interrogatorio, dalla finestra della questura di Milano nel dicembre del 1969 (il Giornale)
Lanciato da un balcone dal commissario Calabresi, secondo i militanti di Lotta Continua che Per oltre mezzo secolo ha cercato verità e giustizia per il marito morto in questura. (Secolo d'Italia)
(Terni) Questa mattina si è svolta in largo Caduti di Nassiriya, la cerimonia di commemorazione del 21° anniversario della strage in cui il 12 novembre 2003, persero la vita 28 persone, tra cui 19 italiani (12 Carabinieri, 5 militari dell’Esercito e 2 civili) e 9 iracheni, a seguito dell’attentato che colpì la base italiana Maestrale. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)