Albania, lo strano cavillo dei giudici. “Paesi non sicuri? Sì, ma non impedisce il rimpatrio”

Albania, lo strano cavillo dei giudici. “Paesi non sicuri? Sì, ma non impedisce il rimpatrio”
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Nicola Porro INTERNO

Un altro stop da parte dei giudici sui trattenimenti dei migranti in Albania, prosegue la crociata della magistratura politicizzata. In base alla sentenza della sezione immigrazione del tribunale civile di Roma di ieri, i sette migranti trasportati nel Paese di Edi Rama nella giornata di venerdì potranno lasciare il centro di Gjader. I trattenuti infatti provengono dall’Egitto e dal Bangladesh, Paesi considerati non sicuri. (Nicola Porro)

Ne parlano anche altre testate

In attesa della sentenza della Corte Ue, il tribunale di Roma stabilisce che i migranti rientrati devono circolare liberamente.Sul caso Albania il braccio di ferro tra governo e magistrati continua. (La Verità)

Ieri, lunedì 11 novembre, era stata già sospesa la convalida del trattenimento di sette migranti, egiziani e bengalesi. (Liberoquotidiano.it)

Il 24 ottobre scorso è entrato in vigore il decreto legge approvato dal governo per modificare la lista dei Paesi considerati “sicuri” dall’Italia e mantenere operativi i centri per migranti costruiti in Albania. (ilmessaggero.it)

Roma, ancora problemi per Dovbyk?

È di nuovo scontro tra governo e magistratura dopo che il Tribunale di Roma ha sospeso la convalida del fermo dei sette migranti – cinque dal Bangladesh, due dall’Egitto – trattenuti in Albania. Per i giudici di Roma occorre tutelare i diritti riconosciuti dalla Corte di giustizia europea. (Il Sole 24 ORE)

La prima reazione, a caldo, fra Palazzo Chigi e il Viminale, è di assoluta sintonia e compattezza. (Corriere della Sera)

(Adnkronos) – In attesa di scoprire chi sarà il prossimo allenatore, con Claudio Ranieri in pole position, la Roma continua a fare i conti con qualche acciacco di troppo. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)