Coreografia anti-Juve, multa e polemiche: la Questura di Firenze chiarisce





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La Questura di Firenze è intervenuta per fare chiarezza sulla vicenda della coreografia “anti-Juve” esposta dai tifosi della Fiorentina durante la partita di domenica scorsa allo stadio Artemio Franchi. Secondo quanto riportato in una nota ufficiale, la coreografia – che ha scatenato polemiche e portato a una multa da 50mila euro inflitta alla società viola dal giudice sportivo – era “difforme da quella autorizzata dal Gruppo operativo per la sicurezza”. Il tifoso che aveva sottoscritto la richiesta per l’allestimento si è visto contestare la violazione del regolamento d’uso dello stadio, aprendo un dibattito che va oltre il semplice episodio.
Non è finita qui. Dodici tifosi viola sono stati sanzionati con multe da 166 euro ciascuno: undici di loro per aver occupato posti diversi da quelli assegnati, mentre un altro è stato multato per aver organizzato la coreografia non autorizzata. Il questore di Firenze ha contestato a tutti la violazione del regolamento dell’impianto sportivo, sottolineando come il mancato rispetto delle norme possa avere conseguenze significative.
A difendere la legittimità della coreografia è intervenuto l’avvocato Mattia Alfano, che ai microfoni di Radio Bruno ha espresso un parere netto: “Questo sfottò è considerato legittimo in ambito sportivo. Grave la multa ai singoli e alla Fiorentina”. Secondo Alfano, la sanzione appare sproporzionata, soprattutto perché simili manifestazioni – pur provocatorie – rientrano nella tradizione del tifo calcistico. “Ci stiamo nascondendo dietro a un dito”, ha aggiunto, criticando quella che definisce una disparità di giudizio nelle decisioni delle autorità.
La vicenda, che unisce aspetti sportivi, legali e di ordine pubblico, ha riacceso il dibattito sui limiti della libertà di espressione negli stadi. Da un lato, le istituzioni ribadiscono la necessità di rispettare le regole per garantire la sicurezza; dall’altro, c’è chi, come Alfano, sostiene che certi gesti – pur irriverenti – siano parte integrante del folklore calcistico. Intanto, i tifosi multati dovranno pagare le sanzioni, mentre la società viola si trova a fare i conti con una penalità economica non indifferente.