L'editoriale di Lino Patruno: «Sul regionalismo riforme degli uni a danno degli altri»

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La Gazzetta del Mezzogiorno INTERNO

Che sull’autonomia differenziata ci sia stata una vittoria da parte delle Regioni che si opponevano (Puglia, Campania, Toscana, Sardegna) è più certo del Natale il prossimo 25 dicembre. Nel giorno della vittoria anche dell’Italia calcistica e del mitico Sinner. Ma attenzione alle trappole perché non sia una vittoria solo a parole. Tanto per cominciare, non si è verificato una volta che una decisione della Corte Costituzionale sia stata ignorata alla grande dai governi che dovevano rispettarla. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La notizia riportata su altri media

Tutti gli aggiornamenti su Repubblica Dopo il voto in aula che ha respinto la mozione unitaria delle opposizioni sull'autonomia differenziata, i deputati promotori hanno sventolato bandiere italiane e intonato l'inno di Mameli. (la Repubblica)

La Corte costituzionale, ora, ha dichiarato parzialmente incostituzionale la normativa, suscitando soddisfazione tra i promotori dell’iniziativa, che avevano già evidenziato le criticità poi rilevate dai giudici costituzionali. (ChietiToday)

"La nostra posizione rimane ferma, ed è quella di abrogare la legge sulle autonomie. Non abbiamo raccolto le firme solo per emendarla". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. "E per noi questa cosa non cambia e sosterremo queste ragioni anche nel rapporto con la Corte Costituzionale e con la Cassazione, che dovranno prendere le decisioni adeguate" ha aggiunto. (La Stampa)

Tajani scarica il collega Calderoli: “Il suo linguaggio non mi appartiene”

In attesa di sapere se questo farà saltare il referendum, l'esecutivo ha iniziato a pensare come intervenire - e potrebbe volerci parecchio tempo. La norma, su cui la Lega aveva puntato moltissimo, è stata in parte bocciata dalla Corte costituzionale, e adesso andrà cambiata in alcuni punti. (Fanpage.it)

Non si placa il fuoco “amico” di Forza I… MILANO. (La Stampa)