Tajani scarica il collega Calderoli: “Il suo linguaggio non mi appartiene”

Tajani scarica il collega Calderoli: “Il suo linguaggio non mi appartiene”
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La Stampa INTERNO

MILANO. «Calderoli? Quel linguaggio non mi appartiene, non è il mio linguaggio, ma comunque mi sembrava più un messaggio politico e non di odio personale. Abbiamo detto sull'autonomia cosa pensiamo, dobbiamo essere sempre prudenti. Calderoli difende la sua riforma, è stato anche attaccato in maniera anche abbastanza pesante, ma io uso un altro linguaggio». Non si placa il fuoco “amico” di Forza I… (La Stampa)

Su altri media

Incostituzionali aspetti chiave della legge Con la decisione del 14 novembre sulla legge Calderoli in materia di forme particolari di autonomia, la Corte costituzionale ha fatto un gran botto. (Lavoce.info)

L’“anno delle elezioni” – dall’India all’Europa, dal Giappone agli Stati Uniti – non ha rafforzato la democrazia. È sempre più diffusa la spinta verso forme di potere concentrato e semplificato, ancora più forte, ovviamente, dove le elezioni non ci sono o costituiscono una mera formalità. (Avvenire)

Bandiere tricolori e inno di Mameli. Il vicepresidente Giorgio Mulè è intervenuto invitando alla calma e ha chiesto agli assistenti di "piegare dolcemente le bandiere, rispettandone la sacralità". (la Repubblica)

Autonomia, Landini: "Va abrogata, nostra posizione rimane ferma"

Il crollo del Carroccio nelle due ultime elezioni regionali spinge ancora di più il partito di Matteo Salvini a rinchiudersi nelle regioni del Nord: quelle che con i loro referendum consultivi del 2017 hanno spinto maggiormente per trasferire fondi dallo Stato nelle casse locali. (Corriere della Sera)

La Corte costituzionale, ora, ha dichiarato parzialmente incostituzionale la normativa, suscitando soddisfazione tra i promotori dell’iniziativa, che avevano già evidenziato le criticità poi rilevate dai giudici costituzionali. (ChietiToday)

"La nostra posizione rimane ferma, ed è quella di abrogare la legge sulle autonomie. Non abbiamo raccolto le firme solo per emendarla". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. "E per noi questa cosa non cambia e sosterremo queste ragioni anche nel rapporto con la Corte Costituzionale e con la Cassazione, che dovranno prendere le decisioni adeguate" ha aggiunto. (La Stampa)