Il mercato del lavoro USA continua a raffreddarsi mentre la Fed riflette sull'entità del taglio dei tassi

Nonostante i dati, òa narrativa del soft landing potrebbe essere ancora intatta. Ma Powell continua a tenere gli occhi puntati sul mercato del lavoro per capire quali saranno le mosse da fare nella prossima riunione del 18 settembre. L'occupazione statunitense ha fatto parlar di sé nelle scorse settimane diventando, per molti, il dato economico più atteso. Ad agosto, nei settori non agricoli, si è registrato un aumento di 142 mila nuovi posti di lavoro statunitensi, dato inferiore alle attese del consensus (+160 mila nuovi impieghi), ma superiore alle cifre del mese precedente (+89 mila dato rivisto). (FundsPeople)

Ne parlano anche altre testate

Il ciclo di tagli dei tassi a livello globale sta accelerandoI tagli dei tassi di interesse da parte delle principali banche centrali sono ben avviati, con la Banca Centrale Europea che giovedì ha effettuato il suo secondo taglio di un quarto di punto... (Marketscreener IT)

Ma quando avverrà la mossa annunciata da Jerome Powell, alla guida della Federal Reserve? Già dal 18 settembre? E, nel caso, di quanto scenderà il costo del denaro americano? Non sono domande peregrine da parte dei mercati finanziari, perché se è ormai molto probabile che la Banca centrale degli Stati Uniti decida d’innestare la retromarcia, sarà decisivo il valore della riduzione che verrà applicato al tasso di riferimento, o, indirettamente al tasso d’indebitamento di aziende e privati cittadini. (Corriere della Sera)

Biden e i dem vantano risultati importanti, corroborati dal calo dei licenziamenti. Sul lavoro e l'occupazione si gioca gran parte della campagna elettorale statunitense, specialmente nella decisiva Rust Belt. (Sky Tg24 )

Archiviata senza scossoni la riunione della Bce, l’attenzione del mercato americano è tutto verso la Federal Reserve. Come sintetizza il Ft il taglio della prossima settimana sarà in ogni caso il primo in più di quattro anni e - dopo aver mantenuto i tassi al top da 23 anni tra il 5,25% e il 5,5% dallo scorso luglio - arriverebbe sette settimane prima delle elezioni presidenziali di novembre. (la Repubblica)

Nel frattempo, il titolo di Adobe, produttore di Photoshop, ha subito un forte calo dopo aver previsto utili per il quarto trimestre inferiori alle attese. Le scommesse su un possibile taglio di 50 punti base sono aumentate notevolmente, passando dal 14% di giovedì al 47%, secondo il FedWatch Tool della CME. (Websim)

Questa dinamica è stata accentuata dalle decisioni di politica monetaria della Bank of Japan (BOJ), che ha mantenuto una linea espansiva, contrastando l’approccio restrittivo adottato da altre banche centrali, come la Federal Reserve statunitense (Fed) e la Banca Centrale Europea (BCE). (Canicatti Web Notizie)