VIDEO/ Truffa al Ssn, tutti i nomi colpiti da misura nell’inchiesta di Napoli

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Novantasei indagati, 70 misure cautelari eseguite tra arresti in carcere (19) e ai domiciliari (50), oltre a un obbligo di dimora. L’inchiesta della procura di Napoli verte su presunte truffe al Servizio sanitario nazionale. Stamane è sfociata in una maxi operazione dei Nas Carabinieri. Le accuse, a vario titolo, vanno dall’associazione per delinquere finalizzata al falso ideologico e materiale, alla corruzione e alla truffa aggravata. (anteprima24.it)

Ne parlano anche altre testate

Negli uffici del distretto 24 della Asl Napoli 1, a via Chiatamone, il cinismo era un imperativo che contagiava tutti: medici, dipendenti comunali e impresari funebri che sulla morte avevano costruito il loro spietato business. (ilmattino.it)

Eccola l’ultima frontiera della truffa al sistema sanitario nazionale. Cinquanta euro per ottenere il certificato di morte, settanta per la cremazione del caro estinto. (ilmattino.it)

Due anni di indagini per svelare quella che il gip del tribunale di Napoli, nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Fabio Provvisier ed eseguita ieri, ha definito «un’organizzazione criminale con una rete di referenti fra onoranze funebri, Caf, patronati e dipendenti pubblici». (la Città di Salerno)

Quel patto medici-pompe funebri. “Si muore poco, perdiamo soldi”

Sono stati trovati i kit di dna presso le sedi delle pompe funebri già firmati dai medici e quindi l’accertamento di centinaia di campi di imputazione”. “Gli accertamenti del Dna sui cadaveri non venivano fatti dai medici legali ma venivano gestiti dagli stessi titolari delle pompe funebri. (LAPRESSE)

Gli utenti che visionano il Sito, vedranno inserite delle quantità minime di informazioni nei dispositivi in uso, che siano computer e periferiche mobili, in piccoli file di testo denominati “cookie” salvati nelle directory utilizzate dal browser web dell’Utente. (SIM CARABINIERI)

Negli uffici del distretto 24 dell’Asl Napoli 1 due dirigenti medici addetti ai servizi di medicina legale parlano di lavoro. Sarà stata solo una battuta, ma la conversazione lasci… (La Repubblica)