Migranti in Albania, il governo Meloni non cede

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INTERNO

Il governo italiano, guidato dalla premier Giorgia Meloni, ha deciso di proseguire con il progetto di trasferimento dei migranti in Albania, nonostante le critiche e le difficoltà. Durante una riunione ristretta, tenutasi prima del Consiglio dei ministri, è stato ribadito che questa è la strada da seguire. La Meloni, soddisfatta del vertice, ha dichiarato che si tratta di una "soluzione innovativa" per affrontare il fenomeno migratorio.

Il piano prevede la creazione di centri per migranti nei porti albanesi di Shengjin e Gjader, con l'obiettivo di fermare i trafficanti e l'immigrazione illegale. I trasferimenti nei due centri ripartiranno nei primi mesi del 2025, subito dopo il verdetto della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, atteso per febbraio. La recente sentenza della Corte di Cassazione, che ha rigettato la richiesta di protezione internazionale di un cittadino tunisino, ha stabilito che la competenza di individuazione dei Paesi sicuri spetta al governo, dando così una spinta all'esecutivo.

La decisione di ripartire con gli sbarchi di migranti in Albania è stata presa anche per arginare la Lega, il partito guidato da Matteo Salvini, che ha recentemente ottenuto un'assoluzione nel processo di Palermo. La Meloni, durante un vertice in Finlandia, ha smentito qualsiasi possibilità di un ritorno di Salvini al Viminale e ha rilanciato il piano Albania, già menzionato nel suo discorso finale alla festa di Atreju.

Il governo italiano, in linea con le conclusioni del Consiglio europeo del 19 dicembre, ha ribadito la ferma intenzione di continuare a lavorare insieme ai partner dell'Unione Europea per trovare soluzioni innovative al fenomeno migratorio.