Washington, violenze e arresti durante il discorso di Netanyahu

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Il Sole 24 ORE ESTERI

Washington, violenze e arresti durante il discorso di Netanyahu 25 luglio 2024 (WASHINGTON) (STATI UNITI) (ITALPRESS) - Mentre il premier Benjamin Netanyahu pronunciava il suo discorso al Congresso di Washington, in città scoppiava il panico per la manifestazione pro Palestina. Manifestanti sono stati arrestati, manichini del premier israeliano sono stati bruciati davanti alla DC Union Station. Dato fuoco anche alle bandiere americane e i monumenti sono stati imbrattati. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altri media

E' stato necessario anche l'utilizzo dello spray al peperoncino per sedare le proteste dei manifestanti intervenuti prima e durante l'intervento del leader israeliano al Congresso Usa. (Sky Tg24 )

Netanyahu al Congresso Usa parla della guerra a Gaza: “È uno scontro tra barbarie e civiltà” Sono circa un centinaio i dem che hanno dato forfait all'appuntamento con il premier israeliano. La polizia ha sparato spray al peperoncino sui manifestanti (Dire)

Proteste in piazza Roma, 25 lug. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha invitato gli Stati Uniti e Israele a "rimanere uniti" di fronte alla minaccia di Hamas e dell'Iran, difendendo con vigore la guerra in corso nella Striscia di Gaza, definita come "lo scontro tra barbarie e civiltà" e condannando chi manifesta contro di essa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Netanyahu spacca il Congresso, tante defezioni democratiche

Il suo portavoce ha riferito che l'ex speaker dem della Camera incontrerà invece le famiglie israeliane delle vittime degli attacchi e dei sequestri di Hamas. Anche Nancy Pelosi diserterà Capitol Hill per il discorso al Congresso del premier israeliano Benjamin Netanyahu (Tiscali Notizie)

L’ex presidente della Camera USA Nancy Pelosi lo ha per esempio definito «di gran lunga il peggior intervento di qualsiasi dignitario straniero invitato e onorato del privilegio di rivolgersi al Congresso degli Stati Uniti». (Corriere del Ticino)

Quello che sta accadendo non è uno scontro di civiltà, ma tra barbarie e civiltà, tra coloro che glorificano la morte e coloro che glorificano la vita. Tra lunghi applausi e più di qualche fischio, il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha arringato per la quarta volta il Congresso statunitense - una in più dell'ex premier britannico Winston Churchill - in un'America distratta dalla sorprendente ascesa della vicepresidente Kamala Harris nella corsa alla Casa Bianca e poche ore prima che Joe Biden spiegasse alla nazione il motivo della sua rinuncia a candidarsi alla propria successione, rubandogli in parte la scena. (Corriere del Ticino)