Dal massacro di Gaza all'assedio della Cisgiordania: il fronte unico della guerra di Israele in Palestina

Dal massacro di Gaza all'assedio della Cisgiordania: il fronte unico della guerra di Israele in Palestina
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Valigia Blu ESTERI

Min lettura È un unico fronte di guerra. È un solo unico fronte di guerra che, però, non comprende solo Gaza, la parte (enorme, incommensurabile) per il tutto. È l’intera Palestina il fronte unico di guerra su cui si concentra, con modalità diverse, la strategia del governo di Israele. L’escalation attorno ai bordi, ai confini verso il Libano e la Siria - e poi oltre - è semmai il frutto altrettanto malato di questa unica guerra interna: l’allargamento a una guerra regionale è una diversione da parte di Benjamin Netanyahu e del suo governo per distrarre dall’obiettivo che negli ultimi mesi si è consolidato. (Valigia Blu)

Su altri giornali

Tutto sembra in fiamme. In un’intervista al quotidiano israeliano Haaretz, Borrell ha dichiarato «L’assedio a Gaza e la repressione in Cisgiordania non vi garantiranno maggiore sicurezza». (il manifesto)

A me non crede più nessuno. «Anch’io sono stato torturato. (Corriere della Sera)

A ogni passaggio che poteva sembrare una concessione da parte di Israele al dialogo con i palestinesi, il premier Benjamin Netanyahu ha sempre voluto ribadire che la spirale d’odio e di orrore innescata dai massacri sui civili dei Kibbutz e del Rave Party del 7 Ottobre non può che concludersi con la sconfitta definitiva di Hamas e del “terrorismo” palestinese. (ilmattino.it)

Israele, Netanyahu fra due fuochi

Per quanto faccia orrore dirlo, bisogna riconoscere che la strategia bellicista di Benjamin Netanyahu sta resistendo alla prova del tempo. Falciando oltre 40mila palestinesi, le forze armate di Israele hanno devastato Gaza, riducendola in macerie e, di fatto, rioccupandola manu militari. (L'Eco di Bergamo)

Gli audio degli incontri tra il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e alcuni parenti delle persone sequestrate dal partito armato palestinese nella Striscia raccontano di un premier totalmente distaccato, interessato solo a giustificare le scelte successive all’attacco del 7 ottobre e a non riconoscere questo episodio come una sconfitta per Israele (Il Fatto Quotidiano)

Paradossalmente, l’obiettivo dei suoi avversari è lo stesso: costringere il premier i… (la Repubblica)