Guerra, crisi economica, democrazia: tutti i nodi che stringono l’Est Europa

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Corriere del Ticino ESTERI

Sul conflitto che da quasi tre anni incendia l’Europa centrale, insiste la professoressa Costantini, «più di quello che accade nei Paesi di confine temo sia decisivo quanto succede negli Stati Uniti e, in parte, anche ciò che si muove nell’Unione Europea che, da sola, non ha le risorse per sostenere l’Ucraina contro la Russia. Certo, lo spostamento di alcuni Paesi dell’Est su posizioni poco solidali nei confronti di Kiev è un segnale preoccupante. (Corriere del Ticino)

La notizia riportata su altre testate

Le sue posizioni più note sono quelle a sostegno della Russia di Putin, contro la Nato e l'Ue, e in favore di politici di estrema destra della storia del Paese. Andrà al ballottaggio l'8 dicembre. (Fanpage.it)

I risultati del primo turno delle elezioni presidenziali in Romania sono stati eclatanti: passano al ballottaggio dell’8 dicembre Calin Georgescu ed Elena Lasconi, rispettivamente leader sovranista euro-scettico e e filo-putiniano e sindaco di un piccolo villaggio, di tendenze europeiste di centro-destra. (InvestireOggi.it)

Alle sei della sera, il giorno dopo la tempesta elettorale che ha scosso la Romania, il vincitore del voto più imprevedibile nella storia di questo Paese al confine con l’Ucraina si presenta via social e parla dal salotto di casa: «Non esiste né Est né Ovest, esiste la Romania, la solidità del nostro popolo e della nostra economia, la neutralità è necessaria» scandisce Calin Georgescu, 62 anni, camicia bianca, l’aria confidenziale. (Corriere della Sera)

Di estrema destra e filo-Putin, valanga Georgescu in Romania

Il panorama politico romeno è in fibrillazione dopo che un populista di estrema destra, poco conosciuto, si è assicurato il primo turno delle elezioni presidenziali, passando da essere un candidato di secondo piano a battere il primo ministro in carica. (Euronews Italiano)

Trentacinque anni dopo la violenta caduta del regime comunista di Nicolae Ceaușescu e l’instaurazione di una democrazia filo-europeista, la Romania si riavvicina all’orbita della Russia, allontanandosi un po’ di più dall’Unione Europea e dall'Occidente in generale. (L'HuffPost)

Le più sorprendenti presidenziali del dopo comunismo. Uno tsunami politico che rischia di consegnare la Romania nelle mani dell’estrema destra. (il manifesto)