Elezioni in Romania, finisce l'era socialdemocratica: il premier Ciolacu sconfitto. Ballottaggio tutto a destra
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La Romania vira a destra. Benché a decidere il risultato finale delle elezioni presidenziali che si sono tenute ieri sarà il ballottaggio dell'8 dicembre, è già certo che il voto ha impresso una svolta al Paese: il premier uscente, il socialdemocratico Marcel Ciolacu, è arrivato terzo, rimanendo fuori dalla (Secolo d'Italia)
Ne parlano anche altri media
Secondo il suo sito web Calin Georgescu ha conseguito un dottorato in pedologia, una branca della scienza del suolo, e negli anni '90 ha ricoperto diversi incarichi presso il ministero dell'Ambiente romeno. (Euronews Italiano)
Le più sorprendenti presidenziali del dopo comunismo. A generare lo stupore nel paese balcanico all’indomani del primo turno delle elezioni è stato Calin Georgescu, candidato indipendente, semi-sconosciuto politicamente, su posizioni pro-Russia, anti-occidentali e anti-Nato, delfino dell’altro rappresentante dell’estrema destra, quel George Simion dell’Aur ampiamente superato dal suo allievo e finito al quarto posto con un deludente (per lui) 13.8%. (il manifesto)
La diffida ministeriale recepisce quanto ha segnalato l'Ispra, deputato al controllo in fabbrica sul rispetto delle prescrizioni dell'Autorizzazione integrata ambientale, e chiede ad Acciaierie di "effettuare quanto richiesto nella stessa e nei tempi indicati" (30 giorni dalla diffida del Mase). (Tarantini Time Quotidiano)
Le forze riformiste rumene fanno squadra attorno alla candidata di centrodestra Elena Lasconi per evitare che al ballottaggio vinca le presidenziali l'esponente della destra radicale Calin Georgescu. (EuropaToday)
Lo conoscevano in pochi Calin Georgescu, il candidato indipendente che ieri, al primo turno, è riuscito ad aggiudicarsi un vantaggio inatteso. Filorusso, ammiratore di Putin, star di Tiktok e gaffeur: questa è la sorpresa delle ultime urne presidenziali rumene. (Il Fatto Quotidiano)
Alle sei della sera, il giorno dopo la tempesta elettorale che ha scosso la Romania, il vincitore del voto più imprevedibile nella storia di questo Paese al confine con l’Ucraina si presenta via social e parla dal salotto di casa: «Non esiste né Est né Ovest, esiste la Romania, la solidità del nostro popolo e della nostra economia, la neutralità è necessaria» scandisce Calin Georgescu, 62 anni, camicia bianca, l’aria confidenziale. (Corriere della Sera)