Perché il prezzo della benzina tornerà a salire e quanto dureranno i rialzi

Perché il prezzo della benzina tornerà a salire e quanto dureranno i rialzi
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Today.it ECONOMIA

Brutte notizie per gli automobilisti italiani, il pieno alla pompa di benzina rischia di diventare più caro a causa dell’escalation della guerra in Medio Oriente. Per il momento i prezzi medi di benzina, diesel e Gpl sono ancora in calo ma le quotazioni dei prodotti raffinati sui mercati finanziari non fanno presagire niente di buono. Quando si registreranno i primi rialzi alla pompa e quanto dureranno? Andiamo per ordine. (Today.it)

Su altri giornali

I prezzi del greggio hanno subito un'impennata a causa delle preoccupazioni del mercato per una potenziale grave interruzione della produzione iraniana in caso Israele decida di attaccare il Paese come rappresaglia all'attacco missilistico dell'Iran di martedì I prezzi del petrolio hanno subito un'impennata dopo che martedì l'Iran ha lanciato circa 200 missili balistici contro Israele, segnando un'altra escalation nel conflitto mediorientale. (Euronews Italiano)

Quotazioni del petrolio a picco sui mercati internazionali, in attesa di un aumento produttivo da parte dell'Opec+ e di rumors che parlano di un cambio di strategia dell'Arabia Saudita, che sarebbe pronta ad aumentare la produzione, abbandonando l'idea di controllare il prezzo del greggio e spingerlo verso un dato livello desiderato Addio al target dei 100 dollari Stando ad una indiscrezione del Financial Times, l’Arabia Saudita sarebbe pronta ad abbandonare il suo obiettivo di prezzo "non ufficiale" di 100 dollari al barile e si preparerebbe quindi ad aumentare la produzione, rassegnandosi a gestire un periodo di prezzi più bassi. (QuiFinanza)

Sull'economia americana e, di riflesso, su quella globale incombono due nuove minacce: il blocco dei porti della East Coast e l'aumento del petrolio. (L'HuffPost)

Petrolio in tensione: così il mercato riscopre l’allarme geopolitico

Secondo giorno consecutivo di rialzi per il petrolio, spinto dalle tensioni in Medio Oriente che alimentano i timori per le forniture di greggio dalla regione. Brent e Wti avanzano di oltre il 2%, in attesa di possibili rappresaglie di Israele e degli Stati Uniti dopo l’attacco missilistico dell’Iran. (Finanzaonline)

Torna l’incubo guerra sui mercati internazionali dopo che il governo israeliano ha promesso una risposta severa al lancio di missili da parte dell’Iran verso Tel Aviv, lasciando il Medio Oriente in preda al timore sempre più concreto di un’escalation di tensione tra i due nemici di sempre. (Wall Street Italia)

L’ulteriore escalation in Medio Oriente ha invece avuto un impatto più limitato su altri asset e persino sull’oro, che pur restando vicino ai massimi storici ha esaurito in fretta la fiammata di prezzo seguita al lancio di missili iraniani in Israele per ripiegare intorno a 2.650 dollari l’oncia. (Il Sole 24 ORE)