Mattarella, una lezione per imparare a sperare
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ITALIA. La pace, il termine che tutto sovrasta, tanto più che ieri era la sua Giornata. Sergio Mattarella coglie l’attimo che può fuggire, ma che sembra affacciarsi e che in ogni caso va inseguito: «Mai come adesso la pace grida la sua urgenza». La pace, il termine che tutto sovrasta, tanto più che ieri era la sua Giornata. Sergio Mattarella coglie l’attimo che può fuggire, ma che sembra affacciarsi e che in ogni caso va inseguito: «Mai come adesso la pace grida la sua urgenza», esclama nel discorso di fine 2024, che s’intreccia con il messaggio di ringraziamento inviato a Papa Francesco nell’anno giubilare appena iniziato. (L'Eco di Bergamo)
Ne parlano anche altri media
Senza proclami, quasi sottovoce, Sergio Mattarella ha pronunciato nel messaggio di capodanno uno dei discorsi politicamente più forti da molti anni. Ha ricordato la Liberazione che abbiamo alle spalle, quella arrivata all’ottantesimo anniversario, con il suo frutto, la Costituzione. (il manifesto)
Ultim'ora news 2 gennaio ore 20 (Milano Finanza)
Ci ho pensato non poco per decidere cosa scrivere in quello che sarà il mio ultimo articolo composto nel 2024: un sunto di cosa è successo sui mercati finanziari nell'anno appena terminato? Un Outlook Investimenti per il 2025? Decisamente no. (Famiglia Cristiana)
«La pace che non significa sottomettersi alla prepotenza di chi aggredisce gli altri Paesi con le armi, ma la pace del rispetto dei diritti umani, la pace del diritto di ogni popolo alla libertà e alla dignità». (Diocesi di MIlano)
Una frase, al suo esordio al Quirinale, che riassumeva un programma: stare dalla parte della gente che soffre e che vorrebbe confidare in un futuro migliore. Il pensiero va soprattutto e anzitutto alle difficoltà e alle speranze dei nostri concittadini». (Corriere della Sera)
In una parola, dice il presidente, con rispetto. Si tratta di abbandonare la rendita di facili ideologismi di maniera e di affrontare la realtà dei problemi con idee, proposte, onestà intellettuale, anche con la dialettica propria delle democrazie, ma senza il polverone di inutili conflitti. (Corriere della Sera)