Missili a lungo raggio Usa per colpire il Kursk, l’ultima mossa di Biden per ‘disturbare’ Trump. I dubbi sulla loro efficacia
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La decisione di Joe Biden di autorizzare l’utilizzo di missili a lunga gittata Atacms in territorio russo, anche se solo nel Kursk, secondo quanto riporta Axios, ha il potenziale per scatenare il caos internazionale. In quelle che sono le ultime settimane del suo mandato alla Casa Bianca dopo la débâcle elettorale di Kamala Harris, il presidente non si è limitato all’ordinaria amministrazione: prima ha garantito la spesa residua di 6 miliardi di dollari a sostegno dell’Ucraina e infine ha rilasciato questa autorizzazione sugli Atacms, negata fino a oggi per evitare un eccessivo coinvolgimento americano nel conflitto. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri media
'I missili parleranno da soli', commenta Zelensky. Critiche dai fedelissimi di Trump. (Sky Tg24 )
Donald Trump Je e i repubblicani furiosi per l'ok di Biden all'uso di armi a lungo raggio Atacms contro la Russia. Il figlio del presidente eletto asserisce su X che con questa mossa "farà partire la terza guerra mondiale". (Il Giornale d'Italia)
Un vero colpo di scena mentre l'amministrazione Biden si avvia sul viale del tramonto: nella serata di ieri i media Usa, Associated Press e New York Times in primis, avevano annunciato il placet della Casa Bianca all'utilizzo degli ATACMS in territorio russo, tanto richiesti e perorati da Kiev. (il Giornale)
I missili parleranno da soli. "Ma gli attacchi non si fanno a parole. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
È l’ultima carta e forse la sfida finale del conflitto. Ora Joe Biden ha assecondato la richiesta di Kiev di utilizzarli per colpire non soltanto le regioni ucraine occupate dalla Russia ma anche il territorio russo. (la Repubblica)
Se la decisione di permettere alle forze armate ucraine di utilizzare i missili a lungo raggio statunitensi per colpire il suolo russo fosse "effettivamente formulata e comunicata al regime di Kiev, allora, ovviamente, si tratterebbe dell'avvio di un ciclo di tensione qualitativamente nuovo e di una situazione qualitativamente nuova dal punto di vista del coinvolgimento degli Stati Uniti in questo conflitto", ha detto chiaro e tondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ai giornalisti. (Liberoquotidiano.it)