Polizza eventi catastrofali, una tutela poco considerata. “I costi aumentano nelle aree più colpite”

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LA NAZIONE INTERNO

– Solo il 9% dei cittadini ha una polizza per proteggersi da eventi catastrofici, mentre tra gli imprenditori la percentuale sale al 10%. Numeri ancora troppo bassi secondo Vincenzo Formicola, amministratore delegato di Assicoop Toscana. Formicola registra però un lieve aumento dell’interesse e della stipula di contratti assicurativi dopo le recenti calamità che hanno colpito il territorio: “Nel nostro Paese esiste una cultura fatalista, si tende a pensare che certe cose non accadranno mai a noi. (LA NAZIONE)

Su altre fonti

Il decreto che dà attuazione alla norma dalla legge di Bilancio 2024, che ha introdotto questo obbligo, è entrato in vigore il 14 marzo. Entro il 31 marzo, ovvero tra undici giorni, tutte le imprese italiane dovranno assicurarsi obbligatoriamente contro gli eventi catastrofali. (ROMA on line)

Fonti dell’esecutivo fanno sapere che è al vaglio uno slittamento dell'entrata in vigore dell'obbligo per le imprese di stipulare polizze contro le catastrofi ambientali. Ecco cosa sapere. (Sky Tg24 )

La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto l’obbligo per tutte le imprese con sede legale in Italia, ad esclusione delle imprese agricole e dei professionisti iscritti agli Albi professionali, di stipulare, entro il 31 marzo 2025, polizze assicurative contro i danni derivanti da eventi catastrofali. (ondanews)

Il termine potrebbe essere rinviato di pochi mesi, anche perché il mondo delle imprese è in pressing: si sta studiando una nuova proroga, dopo quella che aveva già fatto slittare l’originaria data del 31 dicembre 2024. (NT+ Enti Locali & Edilizia)

Se non lo si fa, però, si perde ogni merito creditizio: le banche sostanzialmente non finanziano, non si può partecipare ai bandi e, in caso di catastrofi, non si avrà alcun contributo. Una corsa contro il tempo, soprattutto per le circa 9.000 attività del commercio, del turismo e dei servizi che esercitano in un locale in affitto. (CremonaOggi)

Entro la fine del mese quattro milioni di imprese - sono interessate tutte le realtà che hanno iscritti a bilancio terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali - devono stipulare un contratto per coprirsi contro i rischi legati alle calamità naturali. (ilmessaggero.it)