Disinnescato il referendum

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il Giornale INTERNO

La sentenza della Corte Costituzionale che ieri ha parzialmente accolto i ricorsi delle Regioni rosse contro la legge sull'autonomia differenziata può considerarsi un Giano bifronte. Da un canto, afferma che non può qualificarsi del tutto incostituzionale una legge dovuta, perché attua in via generale ciò che è già previsto dal Titolo V della Costituzione. Se la cornice è salva, però, il quadro cambia in molti suoi aspetti strutturali. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Illegittime alcune parti dell’autonomia differenziata ed è indispensabile un maggior intervento del Parlamento. In risposta ai ricorsi delle Regioni di centrosinistra Toscana, Sardegna, Campania e Puglia, la Consulta pur non bocciando per intero l’impianto della legge Calderoli ne evidenzia una serie di aspetti incostituzionali: dalla determinazione dei livelli essenziali di prestazione (Lep), ai criteri di finanziamento per una serie di funzioni trasferite, ai mancati distinguo tra Regioni a statuto ordinario e quelle a statuto speciale. (LAPRESSE)

Quando Giorgia Meloni alle sette di sera sale sul palco di Perugia per dire che “il centrodestra è una vera squadra di governo grazie ad una maggioranza compatta”, la notizia è già sulle agenzie ma lei la ignora. (Tiscali Notizie)

Così il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli intervistato da "Il Corriere della Sera". La Consulta ha sancito che l'Autonomia è costituzionale, questa è una rivoluzione copernicana per il sistema italiano". (La Provincia di Cremona e Crema)

Autonomia bocciata? Ecco la verità

La Corte Costituzionale ha ritenuto non fondata la questione di costituzionalità dell’intera legge sull’autonomia differenziata delle regioni ordinarie, considerando invece illegittime specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Spazio anche alle nuove nomine di Donald Trump (Sky Tg24 )

Ieri la Corte costituzionale ha reso noto il comunicato con cui ha deciso i ricorsi presentati dalle Regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania sulla questione di legittimità costituzionale della legge 26 giugno 2024, n. (Nicola Porro)