Atletica: Norvegia, al via processo per abusi a papà fratelli Ingebrigtsen
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Ha preso il via in Norvegia il processo contro il padre del mezzofondista norvegese Jakob Ingebrigtsen accusato di aver abusato violentemente del figlio. Jakob, 24 anni, ha trascorso il weekend confermando la sua posizione di uno degli atleti più forti al mondo vincendo due medaglie d'oro nei 3.000 metri e nei 1.500 metri ai Campionati mondiali indoor in Cina. Gjert Ingebrigtsen, che ha allenato tutti e tre i fratelli Jakob, Filip e Henrik, rischia fino a sei anni di carcere per una presunta campagna di 14 anni di abusi domestici, che ha coinvolto anche la sorella minore di Jakob. (Sport Mediaset)
Se ne è parlato anche su altri media
Getting your Trinity Audio player ready... Il campione norvegese ha appena vinto due ori a Nanchino, nel frattempo ha portato in tribunale il padre violento (Dire)
"Siamo cresciuti con un padre molto aggressivo e con la mania di controllo, che usava la violenza fisica e le minacce come metodo di educazione - avevano dichiarato fratello e sorella al momento della denuncia -. (Eurosport IT)
Il fenomeno norvegese è diventato il secondo uomo di sempre a realizzare ls doppietta nella stessa edizione dei Mondiali Indoor, un’impresa riuscita solo alla leggenda etiope Haile Gebrselassie nel 1999. (Queen Atletica)
Appena finito di vincere i Mondiali indoor, in due gare diverse (1.500 e 3.000 metri), Jakob Ingebrigtsen è corso in tribunale a Sandnes, nella Norvegia sud-occidentale, per ribadire davanti al giudice che il padre era un uomo violento e manipolatore. (IlNapolista)
Nemmeno il tempo di godersi le due medaglie d’oro appena vinte, nei 3000 metri e nei 1500 metri, ai campionati mondiali indoor in Cina, che per Jakob Ingebrigtsen è arrivato un giorno tanto importante quanto e vocativo di un dramma che ha attraversato per anni. (La Stampa)
Le atmosfere sono quelle di Lillehammer che vale sia come sfondo olimpico sia come titolo da poliziesco nordico, anche se siamo a Sandnes: sempre in Norvegia, dove la famiglia Ingebrigtsen affronta un processo destinato ad andare molto oltre casa loro. (La Stampa)