Sfila Casa Pound a Bologna, scontri tra antagonisti e polizia. Alcuni feriti
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BOLOGNA. I collettivi antifascisti e Casapound si sono fronteggiati a distanza in via Indipendenza a Bologna oggi pomeriggio, da una parte il corteo antifascista, sulle scalinate del Pincio pronto eventualmente a scendere in via Indipendenza. Dall'altra parte in via Boldrini invece c'era il corteo di Casapound, con bandiere tricolori e del movimento politico di estrema destra. I due cortei sono divisi dal cantiere del tram di via indipendenza e da due cordoni di polizia in tenuta antisommossa. (La Stampa)
Se ne è parlato anche su altri giornali
«Era stata condivisa ion sede di Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza la decisione di concordare uno spostamento della manifestazione in altra sede – ricorda il prim… BOLOGNA – Il sindaco di Bologna Matteo Lepore chiede di spostare la manifestazione della Rete dei patrioti prevista per domani, sabato 9 novembre, a Bologna. (La Repubblica)
Ci sono tre feriti tra i poliziotti, una decina tra i manifestanti, il centro di Bologna blindato per ore, sirene e lacrimogeni e feroci polemiche sulla piazza concessa ai “patrioti” organizzati da CasaPound a una settimana dalle elezioni regionali. (Il Fatto Quotidiano)
Anche oggi a Bologna violenze contro gli agenti di polizia durante un corteo di estrema sinistra, promosso dalla rete filopalestinese di anarchici e antagonisti . (Secolo d'Italia)
In diretta da Bologna, due manifestazioni di segno opposto. "Riprendiamoci Bologna - Contro degrado, spaccio e violenza" è stata indetta dalla Rete dei Patrioti, con diverse associazioni di estrema destra, tra cui Casapound; l'itinerario previsto va da via Gramsci alla stazione. (La Stampa)
"Oggi pomeriggio a Bologna ancora una volta le forze di polizia, schierate a difesa della sicurezza pubblica e della libertà di manifestare, sono state oggetto di vergognose aggressioni e violenze da parte di gruppi di facinorosi. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
I neofascisti non possono e non devono avere diritto di cittadinanza. Chi al governo oggi fa fatica a definirsi antifascista, ed allora è facile capire perché si arrivi a punire un intellettuale come Raimo o a minacciare Landini perché chiama alla rivolta sociale. (articolo21)