Le preoccupazioni della Banca centrale europea
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Roma, 20 nov. – Si fa più cupo il quadro dei rischi sulla stabilità finanziaria nell’area euro, secondo l’ultimo rapporto stilato dalla Banca centrale europea. Gli elevati livelli di valutazione di alcuni titoli e la concentrazione dei rischi rendono “i mercati sono più suscettibili a improvvise correzioni”, avverte l’istituzione, in un contesto di crescita economica che resta fragile e con dinamiche preoccupanti su commercio internazionale, geopolitica e incertezza delle scelte politiche. (Agenzia askanews)
La notizia riportata su altri media
La Commissione europea settimana scorsa ha rivisto al ribasso le stime di crescita e la Germania, maggiore economia continentale, è attesa al secondo anno consecutivo di recessione. La spada di Damocle dei dazi trumpiani preoccupa e non poco l'Eurotower. (il Giornale)
L’economia europea si trova di fronte a una tempesta perfetta: la Germania, una volta motore del continente, sta attraversando una crisi economica senza precedenti, mentre la rielezione di Donald Trump ha riportato in primo piano il rischio di una nuova guerra commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea. (il Giornale)
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 20 nov - Le vulnerabilita' del debito sovrano si stanno aggravando e in un contesto di incertezza politica e in assenza di politiche fiscali attente e riforme strutturali in grado di rilanciare una crescita stagnante vi e' il rischio che "si riaccendano le preoccupazioni del mercato sulla sostenibilita' del debito sovrano". (Il Sole 24 ORE)
"Oltre all'incertezza geopolitica e politica, le tensioni commerciali globali sono in aumento, aumentando il rischio di eventi estremi. Nell'area euro, mentre le pressioni inflazionistiche si stanno attenuando, i partecipanti al mercato sono preoccupati per il potenziale di una crescita più debole del previsto". (LA STAMPA Finanza)
E’ il dato che emerge dall’edizione di novembre della Financial Stability Review della Bce secondo cui i rischi per la crescita economica dell’area euro si sono spostati verso il basso, poiché l’inflazione si è avvicinata al 2%, mentre i mercati finanziari hanno registrato diversi picchi di volatilità pronunciati ma di breve durata negli ultimi mesi. (Il Sole 24 ORE)
In un mondo dove predominano i giganti, l’Europa ha il compito di non essere da meno. Nel suo interessante speech alla Frankfurt Euro Finance Week, Luis de Guindos, vicepresidente della BCE, ha posto l’attenzione sul fatto che “L'inflazione dei prezzi al consumo si è avvicinata al nostro obiettivo del 2%. (Ascom Torino)