Gay aggrediti al Pigneto, identificati i partecipanti alla festa. Caccia al video del pestaggio fatto cancellare a una vittima

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Corriere Roma INTERNO

Stephano Quinto e Matteo sono andati anche ieri sera dai carabinieri della stazione Torpignattara per essere sentiti ancora una volta sull’aggressione omofoba subìta la notte di Capodanno in via Gabrino Fondulo, al Pigneto, da una dozzina di ragazzi scesi da un appartamento al primo piano del palazzo al civico 129. Gli investigatori hanno mostrato loro alcune foto segnaletiche nel caso riconoscessero in qualche pregiudicato di zona i partecipanti al pestaggio fra i giovani invitati alla festa in quell’abitazione, con il balcone addobbato con le luci di Natale dal quale si sono affacciati per insultare la coppia gay e quindi organizzare un raid spietato con calci e pugni. (Corriere Roma)

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A Roma, in zona Pigneto. Auguri, festeggiamenti, la promessa di un nuovo anno, migliore e felice, e poi la triste realtà: a Roma domina come sempre la violenza insensata, l'omofobia è la norma e una coppia di ragazzi non possono abbassare la guardia neanche durante una serata spensierata come quella di Capodanno (Tiscali Notizie)

– Auguri, festeggiamenti, la promessa di un nuovo anno, migliore e felice, e poi la triste realtà: a Roma domina come sempre la violenza insensata, l’omofobia è la norma e una coppia di ragazzi non possono abbassare la guardia neanche durante una serata spensierata come quella di Capodanno (Agenzia askanews)

A cura di Nico Falco (Fanpage.it)

Aggressioni omofobe in salita: 3600 nel 2024. “Le persone queer non possono vivere”

Proseguono le indagini sull’aggressione omofoba che si è verificata la notte di Capodanno nel quartiere del Pigneto, a Roma. Stephano e Matteo, vittime delle botte e degli insulti di un gruppo di circa dieci ragazzi, sono tornati nella serata di ieri – venerdì 3 gennaio – dai carabinieri della stazione di Torpignattara (Open)

"Stavamo solo mano nella mano". "Un incubo, non crediamo che sia successo a noi, nel nostro quartiere, vicino a casa nostra. (Repubblica Roma)

Un appello che risuona in questi ore a Roma, nel presidio pacifista dopo le aggressioni di questi giorni a coppie omosessuali nella Capitale e a Torino e nei locali del centro Lgbtq+ di Bologna. “Stop alla violenza omotransfobica”. (Luce)