Acca Larenzia, riappare la targa abusiva. L'assessore Bugarini: "Fare a gara togli e metti non giova a nessuno"

Acca Larenzia, riappare la targa abusiva. L'assessore Bugarini: Fare a gara togli e metti non giova a nessuno
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Acca Larenzia, riappare la targa abusiva. L'assessore Bugarini: "Fare a gara togli e metti non giova a nessuno" Nel giorno della commemorazione della tragedia di Acca Larenzia, riappare in Via Evandro la targa in ricordo di Stefano Recchioni che ha suscitato polemiche. Sul posto, per le celebrazioni mattutine, esponenti di Fratelli d’Italia tra i quali Federico Mollicone e Fabio Rampelli. L’assessore al Comune di Roma Giulio Bugarini, sul posto per ricordare le tre vittime, richiama alla necessità di evitare tira e molla tra fazioni su questo tema. (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Se si avvierà realmente un percorso condiviso la mia disponibilità è ovviamente totale, ci mancherebbe”. “L’anno scorso eravamo insieme (con il Comune di Roma, ndr). (LAPRESSE)

Giunti in corteo, i militanti hanno fatto il saluto romano per tre volte, urlando < > . (Tiscali Notizie)

Il contestatore è stato poi identificato dalle forze dell’ordine. È ciò che ha urlato un passante durante la cerimonia ufficiale in memoria dei due militanti del Fronte della Gioventù, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, uccisi davanti la sede in via Acca Larentia nel quartiere Tuscolano a Roma (Il Fatto Quotidiano)

VIDEO| Urla “Viva la Resistenza, merde” dopo la commemorazione di Acca Larentia

"Le polemiche ogni anno sono vergognose. Qui parliamo di un giorno in cui c'erano che giorni che furono trattati come carne da macello e che ancora non trovano verita'. Le polemiche senza una parola dedicata al ricordo la trovo una cosa brutta. (La Stampa)

Questa mattina si sono recati tanti, giovani e meno giovani, di fronte la storica sede di Acca Larentia, per ricordare le vittime della strage che qui si è consumata il 7 gennaio 1978. La delegazione di Fratelli d'Italia era guidata da alcuni degli esponenti più in vista del partito di Giorgia Meloni nella capitale. (Fanpage.it)

ROMA – “Viva la rivoluzione italiana, viva la resistenza. Merde”. Dopo avere urlato queste parole, mentre era appena terminata l’ultima delle tre commemorazioni (quella dedicata a Stefano Recchioni) dei giovani del Fronte della Gioventù uccisi tra il 7 gennaio e l’8 gennaio 1978 da terroristi dell’estrema sinistra (Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta) e da un agente delle forze dell’ordine (Stefano Recchioni), un uomo è stato identificato. (Dire)