Il presidente iraniano Massoud Pezeshkian si oppone alla stretta sul velo in Iran

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La Repubblica Islamica dell’Iran si trova al centro di un intenso dibattito politico e sociale che mette in luce le tensioni tra i riformisti e gli ultraconservatori. Al centro della disputa vi è una nuova legge che irrigidisce i controlli e le sanzioni per le donne che non rispettano le norme sull’uso del velo obbligatorio. La proposta legislativa, sostenuta con forza dal parlamento e dal Consiglio dei Guardiani, rappresenta una sfida diretta per il presidente riformista Massoud Pezeshkian, il quale ha espresso aperta contrarietà nei confronti del provvedimento. (Ultima Voce)

Su altri media

Il 28 novembre il Parlamento europeo aveva adottato una risoluzione di condanna della crescente e sistematica repressione dei diritti umani delle donne in Iran. Il tema è stato trattato nel corso del webinar organizzato dal Consiglio Nazionale Forense, in collaborazione con la Scuola Superiore dell’Avvocatura, il 10 dicembre scorso, in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani, cui hanno assistito on line più di 700 avvocati. (Il Dubbio)

La legge della repressione: in Iran l’hijab come arma di controllo La nuova legge, approvata recentemente con il nome ipocrita di “Protezione della famiglia tramite la promozione della castità e dell’hijab”, rappresenta il culmine di una strategia repressiva che ha radici profonde nel regime. (LA NOTIZIA)

Movimento nato spontaneamente dopo l’ennesimo arresto di una donna che faceva un «uso improprio del velo»: Mahsa Jîna Amini, studentessa iraniana di origine curda imprigionata il 13 settembre 2022 e uccisa tre giorni dopo. (Il Sole 24 ORE)

Iran, nuova legge sull’hijab: “Repressione e pena di morte per fermare il dissenso”

Il Consiglio supremo di sicurezza nazionale dell'Iran ha chiesto al Parlamento di interrompere l'attuazione della controversa legge sulla castità e sull'hijab, che impone severe sanzioni alle donne che non indossano il velo islamico, dopo forti critiche nei loro confronti. (Italia Oggi)

Attore e regista molto famoso nel suo Paese, oggi rifugiato in Italia, Khatibi ha raccontato la lotta per i diritti e la democrazia del suo popolo in un momento in cui la resistenza di attiviste e attivisti continua: “Ogni giorno anche le forme di lotta cambiano. (Sky Tg24 )

Settantaquattro articoli che impongono punizioni severe, frustate, multe esorbitanti, divieti di espatrio, e la pena di morte per le donne iraniane che sfidano l’obbligo di indossare l’hijab. La nuova legge, che dovrebbe entrare in vigore il 13 dicembre, rappresenta una pericolosa escalation nella repr… (la Repubblica)