Trump presidente, figlia transgender di Musk: “Lascio il Paese, non ho futuro qui”

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Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria INTERNO

(Adnkronos) – Vivian Jenna Wilson, la figlia transgender di Elon Musk, ha dichiarato di voler lasciare gli Stati Uniti dopo il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. “Lo pensavo da tempo, ma ieri ne ho avuto la conferma. Non vedo il mio futuro negli Stati Uniti – ha scritto in un post su Threads – Anche se resterà in carica solo per 4 anni, anche se le norme anti-trans magicamente non si realizzeranno, le persone che lo hanno votato volontariamente non andranno da nessuna parte tanto presto”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Ne parlano anche altre testate

«So che avete sentimenti contrastanti. Non smetterò di lottare – ha assicurato - per la libertà e per il futuro del nostro Paese». (Il Sole 24 ORE)

Quasi due anni di campagna elettorale segnata da attentati, insulti, cambi in corsa con gli occhi del mondo puntati addosso - tutti aspettavano il verdetto del 5 novembre - sembrano superati con il normale passare delle lancette. (Tiscali Notizie)

"La più grande rimonta politica della storia americana", l'ha definita JD Vance (LAPRESSE)

Il tailleur viola scuro di Kamala Harris nel discorso della resa è un simbolo di resilienza

Una chiacchierata con Luca Rigoni, giornalista inviato di Mediaset presso il quartier generale di Kamala Harris a Washington. Ci ha raccontato, in diretta, il dopo l'11 settembre 2001 da Washington, l'uragano Katrina da New Orleans e ha intervistato ben tre segretari di Stato americani, ossia Henry Kissinger, Colin Powell e Condoleezza Rice. (LaC news24)

Donald Trump torna alla Casa Bianca come 47° presidente degli Stati Uniti, nella smorfia napoletana 47 è “o muort” e qui il “morto” però è il Partito democratico, che non è riuscito a fermare Trump né a parlare davvero al Paese. (Il Fatto Quotidiano)

“A volte la lotta richiede un po' di tempo. Voi avete il potere”, ha detto dal cortile della Howard University di Washington DC, luogo simbolico dove si laureò nel 1986, poco dopo le 22 italiane di mercoledì. (Elle)