Satnam Singh, il teste accusa Antonello Lovato: «Si è fatto una doccia, ha lavato il pulmino e ha cercato due avvocati»

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Mentre Satnam Singh detto Navi finiva schiacciato da un macchinario agricolo perdendo un braccio e fratturandosi le gambe, Antonello Lovato dell’azienda agricola Lovato in via del Passo a Borgo Santa Maria in provincia di Latina «non era in preda alla paura». Anzi. E dopo aver scaricato il corpo di Navi davanti casa sua si è fatto una doccia, ha lavato il pullmino dal sangue di Navi e ha cercato due avvocati. (Open)

La notizia riportata su altri media

«Si sentivano le urla della moglie che continuava a chiedere aiuto, poi abbiamo visto un ragazzo che lo teneva in braccio e lo ha portato dietro casa. Noi pensavamo lo stesse aiutando, ma poi è scappato via». (Avvenire)

Lo ha annunciato la ministra del Lavoro, Marina Calderone, alla conclusione di un incontro con sindacati e imprese, avvenuto pochi giorni dopo la tragica morte di Satnam Singh, il bracciante indiano di 31 anni abbandonato in strada a Cisterna di Latina con il braccio amputato. (L'HuffPost)

Satnan Singh aveva 31 anni e addosso la speranza di un futuro giusto e migliore, conquistato lavorando a 4 euro all'ora nella fatica dei campi. L'immagine che si pianta nello stomaco di chiunque viene a sapere di questa morte. (L'HuffPost)

Caporalato, Calderone e Lollobrigida: «Più ispettori per l'agricoltura». Sciopero a Latina il 25 giugno

Presidio studentesco e sindacale nel pomeriggio davanti al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali a Roma per chiedere più diritti e sicurezza dopo la morte del bracciante 31enne Satnam Singh a Latina e dell’operaio 18ennne Pierpaolo Bodini a Lodi. (Il Sole 24 ORE)

Il nuovo teste, che potrebbe avere un ruolo chiave nella vicenda, anche lui indiano e anche lui irregolare, ha raccontato ai carabinieri che "il signor Antonello Lovato non era in preda alla paura. (Il Giornale d'Italia)

«Abbiamo avuto un incontro con i rappresentanti delle associazioni datoriali e sindacali del mondo agricolo per ragionare insieme su quelli che sono gli interventi già fatti dal governo e quelli che saranno fatti, ma per prima cosa dire in modo chiaro, netto e senza possibilità di fraintendimenti, che lo scopo di tutti è dichiarare guerra al capolarato», ha dichiarato la ministra del Lavoro, Marina Calderone, in conferenza stampa dopo la riunione con le rappresentanze sindacali e datoriali convocata a seguito della morte del bracciante indiano Satnam Singh, abbandonato dal datore di lavoro davanti casa in fin di vita dopo che un macchinario gli aveva amputato un braccio. (Corriere della Sera)