Le due Italie della sanità. Al Nord le cure migliori
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Se abiti dove un'ambulanza ci mette mezz'ora per intervenire, dove non si fa prevenzione contro i tumori e dove, se hai bisogno, l'assistenza a domicilio è praticamente assente, come fai a non sentirti un cittadino di serie B? Eppure la classifica delle Asl stilata da Agenas (l'agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) racconta proprio questo: curarsi in Italia non è uguale ovunque. La spaccatura tra Nord e Sud è evidente. (il Giornale)
Su altri media
Ottimo risultato dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese nel report Agenas, Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, sulla valutazione multidimensionale delle aziende sanitarie italiane con le migliori performance. (RadioSienaTv)
Benvenuti al Nord, terra di eccellenza sanitaria. (Il Mattino di Padova)
Il monitoraggio si basa sulla valutazione di 34 indicatori classificati in 6 aree (prevenzione, distrettuale, ospedaliera, sostenibilità economica-patrimoniale, outcome) e 12 sub-aree. Il suo livello è stato definito Alto nel primo report di Agenas — l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali — sulle performance delle Aziende sanitarie territoriali. (Corriere della Sera)
Quindi un rapporto che fa uscire l'Asl2 con due facce: l'eccellenza per quanto riguarda la prevenzione, livello medio-basso per quanto riguarda l'assistenza ospedaliera. (IVG.it)
Il report Agenas sulle performance della Aziende Sanitarie pubbliche boccia l’Asp di Siracusa. La sanità provinciale aretusea (dati 2023) non raggiunge una valutazione sufficiente, finendo in modo poco lusinghiero tra le 30 che in Italia arrancano, per dirla con un eufemismo. (SiracusaOggi.it)
E corre. Mentre l’Agenas decreta Cuneo migliore Azienda sanitaria ospedaliera fra le 51 in Italia, medici, infermieri e tecnici del Santa Croce sono al lavoro. (La Stampa)