Delitto Garlasco: mouse, tappetino e il mistero dei mozziconi di sigaretta. Al via le nuove analisi su Sempio
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«Sono stato consulente per l'accusa nell'omicidio sul caso Rostagno in cui si sono ottenuti dati sul Dna analizzando un oggetto toccato dall'indagato 27 anni prima». Così Francesco De Stefano, perito nell'appello bis sul delitto di Garlasco che portò alla condanna a 16 anni per Alberto Stasi, spiegò ai pm di Pavia, che 8 anni fa archiviarono il primo fascicolo su Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, perché quelle tracce biologiche trovate su unghie e dita della studentessa potevano arrivare da un contatto «mediato» con la tastiera del pc nella villetta, usata dal 19enne per giocare ai videogiochi con Marco. (corriereadriatico.it)
Se ne è parlato anche su altri media
Caso riaperto dopo una bocciatura e un'archiviazione La riapertura del caso dell’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco è dovuta principalmente al dna ritrovato sotto le unghie della vittima, che sarebbe compatibile con il profilo genetico di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima. (Virgilio Notizie)
Gli inquirenti stanno ora riesaminando reperti mai analizzati, conservati negli archivi delle forze dell’ordine. Nuove rivelazioni emergono nell’indagine sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco (leggo.it)
L’avvocato penalista Francesco Compagna, legale di Marco Poggi, fratello della vittima e amico di Andrea Sempio, ribadisce con fermezza la sua posizione in una intervista a Il Messaggero: «Per chi conosce bene la vicenda processuale è impossibile avere dubbi, Alberto Stasi è l’unico responsabile dell’omicidio di Chiara Poggi». (leggo.it)
Il dna di Andrea Sempio e di "ignoto 2" ritrovato attorno alle unghie di Chiara Poggi non deriva da "contatto mediato con un oggetto toccato dalla vittima". (Il Giornale d'Italia)
Questa è una procedura comune in casi con sentenze definitive dopo molti anni, spesso motivata anche da ragioni logistiche legate allo spazio disponibile. Alcuni dei reperti conservati nell'ufficio corpi di reato del Tribunale di Pavia sono stati smaltiti nel 2022 e, quindi, distrutti. (Fanpage.it)
Da una parte il Dna sulle e sotto le unghie di Chiara, il computer sul quale giocava a videogiochi con l’amico Marco, le telefonate a casa Poggi, lo scontrino del parcheggio conservato per un anno, le celle telefoniche che smentirebbero l’alibi e l’impronta insanguinata lasciata dalle scarpe dell’assassino. (IL GIORNO)