Partenza controversa per i nuovi Lea: caos e tagli nei rimborsi alle strutture sanitarie
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Partenza controversa per le nuove cure e prestazioni garantite dal Servizio sanitario nazionale ai cittadini, ovvero i Livelli essenziali di assistenza Lea, dopo l'entrata in vigore del Tariffario aggiornato atteso da anni. I nuovi Lea sono praticamente attivi dallo scorso 31 dicembre, ma le associazioni degli ambulatori e cliniche private accreditate denunciano una situazione di «caos» dovuta al poco tempo concesso per l’adeguamento dei sistemi informatici sanitari. (Gazzetta del Sud)
Se ne è parlato anche su altre testate
Le spese sanitarie rappresentano una componente essenziale dei bilanci familiari e dei sistemi di welfare, poiché riguardano i costi sostenuti per la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e la riabilitazione di malattie o condizioni di salute. (CUENEWS | Biomed)
Dichiara D’Anna: “L’impugnativa da parte di taluni associazioni di categoria del nuovo decreto ministeriale, recante il Nomenclatore Tariffario della specialistica ambulatoriale – che con atto monocratico sospendeva le nuove tariffe – successivamente riammesso a validità, ha creato grandi scompensi organizzativi per tutte le strutture accreditate”. (FNOB)
Un paradosso, considerato che si tratta di una riforma, per l’appunto, attesa e sollecitata da decenni. C’è solo una cosa peggiore di una riforma non fatta: una riforma fatta a metà. (La Stampa)
PALERMO – Il Coordinamento intersindacale medicina specialistica di territorio (Cimest) ha “proclamato lo stato di agitazione e chiede un incontro urgente con il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, oltre alla contestuale apertura di un tavolo di crisi per cercare e trovare soluzioni concordate al fine di poter uscire dal ‘famigerato’ Piano di rientro che blocca ogni azione del Governo volta alla soluzione dell’adeguamento tariffario al pari delle altre regioni italiane”. (Livesicilia.it)
Decreto Tariffe. Per Ministero nessuna criticità ma per la Fimmg ci sono “difficoltà per fare prescrizioni e nella codifica dei nuovi codici” “I sistemi regionali si stanno adeguando con diverse velocità e stiamo avendo difficoltà sia nell'effettuare le prescrizioni sia nella codifica dei nuovi codici, poiché varie prestazioni sono state accorpate”. (Quotidiano Sanità)
Le associazioni sanitarie private italiane denunciano gravi disagi: l’aggiornamento dei sistemi informatici in tempi brevissimi è risultato impraticabile, causando malfunzionamenti in molte Regioni, con difficoltà nella prenotazione di esami e visite. (QuiFinanza)