Sanità pubblica e nuovi LEA: procreazione assistita, endometriosi. Cosa sta succedendo?

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Luce SALUTE

In Italia, il 2025 è iniziato con un paradosso che riassume, in un solo atto, i nodi irrisolti della sanità pubblica. Il 30 dicembre, con l’entrata in vigore del tanto atteso Decreto Tariffe, si è compiuto un passo storico: dopo oltre vent’anni, i tariffari delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e assistenza protesica sono stati finalmente aggiornati. Un intervento essenziale e atteso che ha introdotto nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), ampliando i diritti sanitari dei cittadini. (Luce)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Vanno in tilt i sistemi informatici usati da medici e call center. Saltano e tornano in vigore prestazioni mediche gratuite attese da anni. (il manifesto)

Falsa partenza per il nuovo tariffario delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica. Il nuovo tariffario è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il 27 dicembre 2024 e ha introdotto 1.113 nuove voci con codici e procedure complesse, ma il pasticcio nella partenza del nuovo corso è andata ad aggravare la già difficilissima situazione della Sanità. (QuiFinanza)

Il neo presidente dell’Ordine provinciale dei medici, Sebastiano Cavalli, si fa portavoce dei disagi incontrati dai colleghi con l’entrata in vigore, il 1° gennaio… E ne paga la relazione medico-paziente, che rischia di diventare sempre più marginale, fra tutte le carte che è richiesto di compilare, il tempo che comporta e le difficoltà tecnologiche che accadono». (La Stampa)

Decreto Tariffe. Ciriani: “Possibile in tempi brevi apportare modifiche”

PALERMO – Il Coordinamento intersindacale medicina specialistica di territorio (Cimest) ha “proclamato lo stato di agitazione e chiede un incontro urgente con il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, oltre alla contestuale apertura di un tavolo di crisi per cercare e trovare soluzioni concordate al fine di poter uscire dal ‘famigerato’ Piano di rientro che blocca ogni azione del Governo volta alla soluzione dell’adeguamento tariffario al pari delle altre regioni italiane”. (Livesicilia.it)

Il 2025 si apre nel caos. Sospeso, dal Tar, anzi no: è il tira e molla del decreto tariffe, con cui il ministero della Salute indica i rimborsi per medici e operatori sanitari che eseguono visite specialistiche, test diagnostici, o impiantano protesi. (corriereadriatico.it)

Così il Ministro per i Rapporti con il Parlamento in risposta ad un’interrogazione di Italia Viva durante il Question time alla Camera. “In questo contesto, devo ancora ricordare la previsione introdotta dalla legge di bilancio 2025, circa la possibilità concessa a tutte le regioni di fissare tariffe anche superiori a quelle nazionali, a patto che le stesse regioni abbiano congrue risorse per garantire la conseguente spesa”. (Quotidiano Sanità)