Mille giorni di guerra, con il cuore pieno di speranza
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MONDO Ucraina guerra speranza Mille giorni di guerra, con il cuore pieno di speranza Centinaia di migliaia di morti e feriti, infrastrutture inutilizzabili, dieci milioni di sfollati. I danni del conflitto in Ucraina e gli aiuti ad una popolazione martoriata Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui Argomenti Ucraina guerra speranza (Vatican News - Italiano)
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Accolto da un lungo e fragoroso applauso, il presidente ucraino Zelensky, collegato da remoto, è apparso visibilmente commosso dal caloroso sostegno. Senza incendi nei suoi depositi di munizioni sul territorio russo, senza interrompere la sua logistica militare, senza distruggere le basi aeree russe, e le sue capacità di produrre missili e droni, senza che i suoi beni vengano confiscati”, ha detto il presidente ucraino. (LAPRESSE)
"Voi al Parlamento europeo siete stati tra i primi a sostenere la formula di pace. L'unico che si è opposto è quello che ha avviato questa guerra: la Russia. Noi dobbiamo spingere la Russia verso una pace giusta. (Il Sole 24 ORE)
“Il tributo pagato dai bambini in Ucraina è inaccettabile”, ha dichiarato il Direttore generale del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (Unicef), Catherine Russell. Sono ben sedici i bambini che ogni settimana, in Ucraina, perdono la vita o rimangono feriti. (LA NOTIZIA)
A 1000 giorni dall’inizio della brutale aggressione russa, in totale dispregio della sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina, il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Luca Beccari, commendando questo triste anniversario del conflitto, sottolinea che è ancora purtroppo lontano dalla fine e anzi vede un’escalation militare che continua a provocare morti, feriti e distruzione. (giornalesm.com)
L'ambasciatore di Kiev a Roma, Yaroslav Melnyk, parla all'Adnkronos nel giorno di questo "doloroso" anniversario e riconferma la volontà dell'Ucraina di mettere fine alla guerra, purché non si tratti di "una resa all'aggressore". (Adnkronos)