Aree idonee: le regioni possono favorire lo sviluppo delle rinnovabili > Nextville

Aree idonee: le regioni possono favorire lo sviluppo delle rinnovabili > Nextville
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Nextville ECONOMIA

Con il decreto Aree idonee, è compito delle amministrazioni regionali individuare le aree in cui è possibile installare impianti per la produzione di energia rinnovabile. Operazione cruciale per abbassare i costi energetici. È questo l'appello lanciato da Elettricità futura alle Regioni italiane affinché adottino misure decisive per ridurre il prezzo dell'energia elettrica. L'associazione ha chiesto che i progetti già avviati non vengano ostacolati dalle nuove normative regionali, per evitare ulteriori ritardi e controversie legali. (Nextville)

Ne parlano anche altre fonti

Sergio Mattarella sa bene che ridurre il debito pubblico è una fatica di Sisifo per tutti i governi, anche per quelli che tentano davvero di farlo. E, parlando a tutela del Paese, ricorda alla platea del Workshop Teha di Cernobbio che l’Italia, nonostante certe intermittenti stime, è «affidabile» e andrebbero revisionati alcuni meccanismi attraverso i quali la si giudica. (Corriere della Sera)

Di Sandro Neri CERNOBBIO (Como) Parla alla folta platea di imprenditori, manager, dirigenti delle multinazionali. Abbattere il debito pubblico è "una necessità ineludibile", dice Sergio Mattarella aprendo, in videocollegamento, i lavori della cinquantesima edizione del Forum Ambrosetti a Cernobbio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Questo, ad agosto, sul mercato al... La produzione da eolico e solare aumenta ma il costo dell’energia è raddoppiato. (La Verità)

Sangiuliano mette fine all’agonia: «Ora devo stare vicino a mia moglie»

Un'Italia in cui nessuno dei suoi cittadini sia considerato "straniero", "quale che sia la cultura, la lingua e la religione"; e un'Italia parte di un'Unione europea sempre più integrata, che possa così rendere "effettiva la sovranità nazionale" ed evitare che l'edificio europeo "crolli" sotto gli "urti degli eventi internazionali". (Tiscali Notizie)

Si pone però una domanda: è un vincolo esterno o piuttosto interno, come in realtà sarebbe? Di «vincolo esterno» si era parlato nei primi anni ’90 a inizio del percorso verso l’euro: mettere i conti a posto, volenti o nolenti, era il presupposto per entrare nel club della moneta unica. (L'Eco di Bergamo)

Il ministro lascia e promette azioni legali: «Mi servono le mani libere per difendere la mia onorabilità» E fa sapere alla Corte dei conti: «Nessun euro in attività improprie». (La Verità)