Sentenza eversiva: non solo i centri in Albania, i giudici aboliscono tutti i rimpatri

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Nicola Porro INTERNO

A questo punto definirla magistratura politicizzata è persino riduttivo. La sentenza con la quale il Tribunale civile di Roma, sezione diritti della persona e immigrazione, non ha convalidato i trasferimenti di migranti nei centri in Albania in base al recente protocollo di intesa tra i governi di Roma e Tirana, è tecnicamente eversiva. A tal punto, infatti, viene estesa e distorta l’interpretazione del diritto all’asilo e alla protezione internazionale, da calpestare praticamente tutti i principi coinvolti che godono di altrettanta tutela costituzionale, dalla sicurezza dello Stato alla difesa dei confini, ma anche l’equilibrio di bilancio, la tenuta dei diritti sociali ed economici, che un’accoglienza indiscriminata metterebbe sicuramente in pericolo. (Nicola Porro)

Ne parlano anche altre testate

C’è un giudice a Roma. Si trova al secondo piano di viale Giulio Cesare 54/B, alla XVIII sezione civile del tribunale ordinario, quella per i diritti della persona e l’immigrazione. (il manifesto)

«Come proseguiremo con l’applicazione del Protocollo con l’Albania, se si rischia una caterva di altre decisioni del genere? Se davvero vogliamo portare lì 36mila migranti in un anno, servono correttivi. (Avvenire)

Ma la decisione presa dalla Sezione immigrazione di Roma di negare la convalida del trattenimento dei 12 migranti egiziani e bengalesi fa andare su tutte le furie la Presidente del Consiglio, perché fa crollare tutto il modello Albania, i trasferimenti coatti nei Cpr fuori dall’Italia, così lodati da Orban, ma anche da Von der Leyen. (Radio Popolare)

Migranti Albania, cosa farà il governo ora? La norma per stabilire quali sono i Paesi sicuri e il sospetto di una regia dietro gli attacchi

La motovedetta della Guardia costiera con a bordo i dodici migranti del centro italiano di permanenza per il rimpatrio è ripartita dall’Albania ed è in viaggio per Bari. Altri quattro minorenni e fragili erano già tornati precedentemente in Italia. (Il Sole 24 ORE)

È la decisione presa dalla sezione immigrazione del Tribunale di Roma circa la sorte dei 12 migranti, tra egiziani e bengalesi che, mercoledì scorso, erano stati condotti nel centro di permanenza e rimpatrio di Gjader, struttura creata in base all'accordo tra Italia e Albania, e per i quali ora è stato disposto il trasferimento al Cara di Bari-Palese. (Vatican News - Italiano)

Non ora – spiegano fonti autorevoli a palazzo Chigi – che l'iniziativa italiana ha guadagnato consenso in Europa, come conferma l'interesse di 10 Paesi e di Ursula von der Leyen dimostrato giovedì mattina a Bruxelles. (ilmessaggero.it)