Nuovi retroscena nell’inchiesta urbanistica di Milano: Oggioni, Assimpredil e le dimissioni di Bardelli
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Dalle carte dell’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari di Giovanni Oggioni, ex vicepresidente della Commissione paesaggio del Comune di Milano, emergono dettagli che gettano luce su un sistema di pressioni e favori legati al mondo dell’edilizia e delle nomine. Oggioni, accusato di corruzione e altri reati, non solo avrebbe favorito l’assunzione della figlia Elena nella società di sviluppo immobiliare Abitare In spa, ma avrebbe anche sollecitato Assimpredil, l’associazione degli imprenditori edili, per far assumere il genero, marito dell’altra figlia e avvocato di professione. Un intreccio familiare e professionale che, secondo gli investigatori, sarebbe stato utilizzato per ottenere il via libera a progetti urbanistici.
La vicenda, che ha scosso il panorama politico e amministrativo milanese, si intreccia con il caso “Salva Milano”, un programma di edilizia agevolata che ha lasciato centinaia di famiglie in una situazione di incertezza riguardo alla proprietà delle loro case. “Penso che il problema sono le centinaia di famiglie che hanno comprato la casa e ora non sanno se sono proprietari o no”, ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini durante un convegno sul nuovo codice della strada. Salvini, senza entrare nel merito delle responsabilità, ha sottolineato come la mancata attenzione a certi avvertimenti abbia contribuito a creare una situazione complessa, aggiungendo che “con i se e con i ma non si va lontano”.
Intanto, Giovanni Oggioni, interrogato dal gip, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Il suo legale, Giovanni Brambilla Pisoni, ha spiegato che il cliente è “molto depresso” e che non ha depositato memorie difensive, limitandosi ad attendere gli sviluppi delle indagini. “Non esiste alcun Sistema Oggioni”, ha precisato l’avvocato, respingendo l’idea di un presunto schema organizzato. Brambilla Pisoni ha inoltre annunciato che valuterà i prossimi passi una volta esaminata la documentazione depositata dai pm.
Nel frattempo, le ripercussioni politiche dell’inchiesta continuano a farsi sentire. Venerdì mattina, l’assessore alla Casa Guido Bardelli ha incontrato il sindaco Giuseppe Sala a Palazzo Marino per rassegnare le dimissioni. Bardelli, pur non essendo indagato, è finito sotto i riflettori dopo che alcune intercettazioni contenute nell’ordinanza di custodia per Oggioni lo hanno coinvolto indirettamente. Le sue dimissioni, seppur non direttamente legate all’inchiesta, rappresentano un ulteriore tassello nel quadro di instabilità che sta caratterizzando l’amministrazione milanese.