Potenza in rivolta per l'acqua
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A Potenza, migliaia di cittadini, studenti e rappresentanti sindacali sono scesi in piazza per protestare contro la grave crisi idrica che affligge la città e altri 29 comuni lucani. La manifestazione, organizzata dal Comitato Acqua Pubblica, ha visto un corteo partire da piazza Mario Pagano e raggiungere piazza Matteotti, con slogan e striscioni che chiedevano trasparenza nella gestione delle risorse idriche.
La crisi, che perdura da due mesi, è stata causata dalla carenza d'acqua nella diga Camastra, che serve circa 140 mila persone. Il sindaco di Potenza, insieme alla giunta e ai consiglieri comunali di maggioranza, ha ricevuto una delegazione del Comitato Acqua Pubblica nella Sala Dell’Arco del Palazzo di Città. Durante l'incontro, sono state espresse perplessità sulla scelta dell'unità di crisi regionale di convogliare le acque con uno sbarramento sul fiume Basento, una soluzione che, secondo i manifestanti, non garantisce la salubrità dell'acqua.
Il progetto di messa in funzione della condotta che preleva l'acqua dal Basento e la immette nella Camastra è stato al centro delle discussioni. Il sindaco ha dichiarato di prendere atto delle richieste del Comitato, sottolineando l'importanza di superare l'emergenza idrica senza compromettere la sicurezza dell'acqua. Tuttavia, i manifestanti hanno ribadito la necessità di una gestione pubblica e trasparente delle risorse idriche, criticando la mancanza di chiarezza nelle decisioni prese dalle autorità competenti.
La protesta ha coinvolto circa 700 persone, che hanno sfilato pacificamente per le vie del centro, chiedendo soluzioni immediate e durature per risolvere la crisi idrica.