Studenti in piazza, “istruzione gratuita e scuola più inclusiva”. “Valditara a testa in giù”? Il Ministro, “No a replicanti estremisti degli anni ’70”

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Studenti in piazza, “istruzione gratuita e scuola più inclusiva”. “Valditara a testa in giù”? Il Ministro, “No a replicanti estremisti degli anni ’70” Di Migliaia di studenti si sono mobilitati oggi in diverse città del Paese per partecipare allo sciopero nazionale organizzato da Unione degli Studenti, Link – Coordinamento Universitario e Rete della Conoscenza. Con lo slogan “Vogliamo Potere”, i manifestanti chiedono una scuola più inclusiva, libera da condizionamenti legati al mondo del lavoro e della guerra, e capace di rispondere ai bisogni di studenti e studentesse. (Orizzonte Scuola)

Su altri media

L'associazione nazionale degli insegnanti ha proclamato lo sciopero dei docenti, personale tecnico, ausiliario e amministrativo (TGLA7)

Sotto lo slogan ''Vogliamo Potere'', gli studenti chiedono una scuola che sia davvero inclusiva, libera da logiche di sfruttamento e subordinazione al mondo del lavoro e della guerra, e in grado di rispondere ai bisogni di chi la vive. (La Stampa)

Studenti in piazza oggi a Napoli per rivendicare la difesa dell'istruzione pubblica, chiedere che «la guerra esca dalle scuole» e contro il ddl sicurezza 1660. Davanti al Maschio Angioino gli studenti hanno esposto uno striscione con la scritta "Soldi alla scuola e non alla guerra" con la sigla "Students Rise Up!!". (ilmattino.it)

Un centinaio di studenti in corteo: «Scuole fatiscenti e affitti folli, il nostro futuro è a rischio»

– Si è svolto anche a Pisa come in diverse altre città italiane il No Meloni Day, la giornata di protesta del mondo della scuola e delle università. A differenza di altre città, a Pisa non si registrano particolari momenti di tensione. (LA NAZIONE)

Sono scesi in piazza per difendere il diritto allo studio. Hanno camminato in strada, spalla a spalla, perché vogliono «risposte urgenti» dal Governo. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Pochi ma buoni, e più che mai determinati a rivendicare non solo il diritto allo studio e a una scuola democratica e libera, ma anche il diritto a scendere in piazza per rivendicare le proprie esigenze di studenti e studentesse. (L'Arena)