Ue, Salvini: Ventotene? I padri fondatori non pensavano a riarmarsi
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Roma, 20 mar. – “Il dibattito fascismo-antifascismo, Ventotene o contro Ventotene, lo lascerei agli storici. Certo i padri fondatori non pensavano all’Europa che si riarma. I padri fondatori hanno creato la comunità europea per evitare nuove guerre, non per fomentare nuove guerre”. Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini a margine dell’inaugurazione del Ponte dell’Industria a Roma. (Agenzia askanews)
Se ne è parlato anche su altri media
"C'è la Nato, ci chiede di aumentare gli stanziamenti per far parte dell'alleanza difensiva? Assolutamente sì. Se oggi ci fosse questo presunto esercito europeo e prevalesse in Europa la volontà, non sempre di pace, di Macron saremmo costretti a fare quello che gli italiani e il Parlamento italiano non vorrebbero". (Il Sole 24 ORE)
"Il dibattito fascismo/antifascismo, Ventotene/Anti-Ventotene lo lascerei agli storici. Il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha ribadito l'opposizione della Lega al piano di riarmo europeo rispondendo a una domanda sul Manifesto di Ventotene. (la Repubblica)
«Le uniche divisioni che vedo sono a sinistra» sostiene Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, a margine dell'inaugurazione del Ponte dell'Industria a Roma, intervenendo sul progetto di riarmo europeo. (Corriere TV)
Matteo Salvini si dice contrario alle armi, ma la sua offensiva contro il piano Rearm Ue e, più in generale, l’Europa di Ursula von der Leyen, di giorno in giorno si fa più dura e aggressiva, con modalità da vera escalation militare. (Corriere della Sera)
E le parole con cui ieri, alla Camera, la presidente del Consiglio ha stigmatizzato il testo di Altiero Spinelli, considerato uno degli atti fondativi dell’Unione europea (“non è questa la mia Europa”), continuano a risuonare non solo nei palazzi istituzionali di Roma, ma anche in quelli della capitale belga. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Il vice-premier Matteo Salvini si è detto contrario all'idea di un esercito europeo, che invece piace al ministro degli Esteri e vicepremier forzista Antonio Tajani: "L'esercito europeo oggi a guida franco-tedesca che fa va in guerra? No, sono d'accordo ad aiutare l'Europa a difendersi, ma oggi che garanzie avremmo?", ha detto il leader della Lega, a margine dell'inaugurazione del ponte dell'industria a Roma (il Dolomiti)