Ue, Salvini: "Totale fiducia in Meloni, sinistra divisa e nervosi"

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Sole 24 ORE INTERNO

Ue, Salvini: "Totale fiducia in Meloni, sinistra divisa e nervosi" 20 marzo 2025 Matteo Salvini ribadisce la propria fiducia nella premier Meloni ma anche la contrarietà della Lega al piano di riarmo europeo di Ursula Von Der Leyen. “A sinistra mi sembrano un po' divisi e nervosi: detto questo mi pagano per risolvere problemi, noi abbiamo totale fiducia in Giorgia e nel governo, se però fino a ieri ci hanno detto che non potevamo fare nemmeno dieci euro di debito per scuole, sanità, ospedali che adesso qualcuno si svegli per dirci che possiamo spendere ottocento miliardi per comprare armi è qualcosa che non mi convincerà mai. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altre testate

"C'è la Nato, ci chiede di aumentare gli stanziamenti per far parte dell'alleanza difensiva? Assolutamente sì. Se oggi ci fosse questo presunto esercito europeo e prevalesse in Europa la volontà, non sempre di pace, di Macron saremmo costretti a fare quello che gli italiani e il Parlamento italiano non vorrebbero". (Il Sole 24 ORE)

E le parole con cui ieri, alla Camera, la presidente del Consiglio ha stigmatizzato il testo di Altiero Spinelli, considerato uno degli atti fondativi dell’Unione europea (“non è questa la mia Europa”), continuano a risuonare non solo nei palazzi istituzionali di Roma, ma anche in quelli della capitale belga. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Salvini su Ventotene: "Sicuramente i padri fondatori non pensavano all'Europa che si riarma" Senato, nuovo scontro sul Manifesto di Ventotene. Paita: Meloni vergogna. Urla dalla destra (La Stampa)

Il vice-premier Matteo Salvini si è detto contrario all'idea di un esercito europeo, che invece piace al ministro degli Esteri e vicepremier forzista Antonio Tajani: "L'esercito europeo oggi a guida franco-tedesca che fa va in guerra? No, sono d'accordo ad aiutare l'Europa a difendersi, ma oggi che garanzie avremmo?", ha detto il leader della Lega, a margine dell'inaugurazione del ponte dell'industria a Roma. (il Dolomiti)

«Quale garanzia avremmo?», dice il leader leghista. E poi attacca anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: «Le manifestazioni di parte se le pagano le parti» (Open)

E poco importa se la sua azione desta il malumore crescente della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Anzi, l’irritazione della premier nel vedersi dipinta come succube o condizionata dalla strategia «pacifista» della Lega è vissuta con malcelata soddisfazione dal vicepremier e dal suo entourage. (Corriere della Sera)