“Con determinazione contro razzismo, odio e guerra”: Mattarella chiede di fermare le spinte nostalgiche

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Luce INTERNO

Guardare al futuro e non lasciare che trascorsi del passato, magari drammatici o di regime, tornino a far presa sul presente. Guardare al futuro puntando al superamento di qualsiasi forma di discriminazione, di disuguaglianza, di odio. Il presidente della Repubblica, in videocollegamento, lancia un invito al pubblico del Forum Ambrosetti che prende spunto dal presente: “Nella pubblica opinione si riaffacciano, sono presenti, spinte che immaginano, senza motivo, un futuro frutto di nostalgie di un passato che ci ha riservato, invece, spesso, tragedie. (Luce)

Ne parlano anche altre fonti

“Le critiche rivolte al progetto europeo lo vogliono, di volta in volta, come una mera utopia consolatoria, frutto delle sofferenze della Seconda guerra mondiale, oppure lo definiscono talvolta come espressione funzionale di un passo ulteriore del modello di sviluppo proprio alla globalizzazione capitalistica internazionale”. (Il Fatto Quotidiano)

Il ministro lascia e promette azioni legali: «Mi servono le mani libere per difendere la mia onorabilità» E fa sapere alla Corte dei conti: «Nessun euro in attività improprie». (La Verità)

Il giorno di apertura dei lavori al Forum Ambrosetti di Cernobbio inizia con la pioggia e un cielo grigio, che un po' a sorpresa si apre lasciando il posto a un sole caldo. (il Giornale)

L'appello di Elettricità Futura alle Regioni, ridurre prezzi energia con le rinnovabili

Un edificio incompleto non può reggere alle calamità naturali, non può sopravvivere. Il mondo è pieno di eventi, va completato e non può restare incompleto perchè non reggerebbe all’urto degli eventi”, hba detto il Capo dello Stato. (Agenzia askanews)

Linguaggio diretto e forte quello di Sergio Mattarella dal palco del forum Ambrosetti. L'Europa è incompiuta è un progetto in divenire, dal green alla guerra, dalla competitività all'intelligenza artificiale perché i "cittadini non siano oggetti". (Secolo d'Italia)

Il presidente Agostino Re Rebaudengo ricorda che con il decreto Aree idonee hanno una responsabilità enorme (LAPRESSE)