Giovannini (Asvis): “Autonomia e nucleare, sul clima governo bloccato”

Giovannini (Asvis): “Autonomia e nucleare, sul clima governo bloccato”
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la Repubblica ESTERI

L’autonomia differenziata e le sue conseguenze sulle politiche climatiche ed energetiche. La lentezza nella crescita delle rinnovabili e il rischio di paralisi dell’idroelettrico. La distanza tra gli annunci e gli impegni presi in Piani Nazionali (quello Energia e Clima, Pniec, e quello sull’Adattamento ai cambiamenti climatici, Pnac) e le azioni messe effettivamente in campo. Le posizioni ambigu… (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

La guerra del gas con la Russia, iniziata nel 2022, non è affatto finita, ma ha solo assunto una nuova forma. Nonostante la riduzione delle forniture dirette, l’Europa continua a fare i conti con l’incertezza energetica, e i recenti aumenti dei prezzi del gas lo dimostrano. (FIRSTonline)

L’apertura della settimana in rialzo per il gas naturale sulla piazza Ttf di Amsterdam ha confermato le pressione sui prezzi delle nuove tensioni geopolitiche, dal mancato rinnovo del contratto per il transito del gas russo dall’Ucraina allo stop anticipato deciso da Mosca alle fortniture in Moldavia. (ilmessaggero.it)

Mentre una svolta imminente in Ucraina al momento non appare realistica, Mosca alza nuovamente il tiro nei confronti dell'Europa con una delle sue armi a disposizione, quella del gas, annunciando l'interruzione delle forniture alla Moldavia, candidata all'adesione all'Ue. (Sky Tg24 )

Gas, il braccio di ferro geopolitico si scarica in bolletta. Previsti rincari per il 2025

La regione separatista moldava della Transnistria ha iniziato a chiudere i rubinetti del gas in vista della scadenza dell’accordo di transito del gas tra la russa Gazprom e l’ucraina Naftogaz, dopo che Volodymyr Zelensky ha dichiarato di non voler rinnovare l’accordo. (Scenari Economici)

Il 2025 si annuncia “caldo” sul fronte dei prezzi delle forniture energetiche. I tagli annunciati all’Europa da parte di Gazprom (colosso russo che fino a prima del conflitto con l’Ucraina garantiva mediamente il 40% dei rifornimenti ai Paesi europei), stanno facendo lievitare sui mercati i prezzi delle materie prime. (Liberoquotidiano.it)

MILANO – Le scorte europee scese più rapidamente del previsto, per le temperature più rigide della passata stagione. C’è un mix di fattori dietro le… (la Repubblica)