Gas vicino ai 50 euro a 24 ore dalla fine dell’accordo Mosca – Kiev

Gas vicino ai 50 euro a 24 ore dalla fine dell’accordo Mosca – Kiev
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Il Fatto Quotidiano ESTERI

Gas vicino ai 50 euro al megawattora sul mercato di Amsterdam (riferimento per l’Europa) a poche ore dalla scadenza dell’accordo tra Mosca e Kiev per il transito di gas russo dall’Ucraina. Sono i valori più alti da oltre un anno. Il mancato rinnovo dell’accordo, quasi certo nell’immediato, priverebbe l’Europa del 5% delle sue forniture colpendo direttamente paesi come Slovacchia, Austria, Ungheria ed Italia (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Per l’Europa a rischio 15 miliardi di metri cubi di gas. Le tensioni geopolitiche soffiano sulle quotazioni al Ttf di Amsterdam, che volano al massimo del 2024. (Milano Finanza)

Mosca torna a giocare con il gas. Le è bastato brandire di nuovo la sua arma di esportazione, seppure spuntata dalle diversificazioni, per mettere in moto esperti e previsori dei mercati che già avevano fatto i conti con un inverno particolarmente freddo. (ilgazzettino.it)

La guerra del gas con la Russia, iniziata nel 2022, non è affatto finita, ma ha solo assunto una nuova forma. Nonostante la riduzione delle forniture dirette, l’Europa continua a fare i conti con l’incertezza energetica, e i recenti aumenti dei prezzi del gas lo dimostrano. (FIRSTonline)

Gas, il braccio di ferro geopolitico si scarica in bolletta. Previsti rincari per il 2025

Nel 2025 rincari su luce e gas. L’Europa alle prese con lo stop al gas russo in Ucraina. Le proposte per salvare il settore automotive europeo. La rassegna Energia. (Energia Oltre)

La regione separatista moldava della Transnistria ha iniziato a chiudere i rubinetti del gas in vista della scadenza dell’accordo di transito del gas tra la russa Gazprom e l’ucraina Naftogaz, dopo che Volodymyr Zelensky ha dichiarato di non voler rinnovare l’accordo. (Scenari Economici)

L’immancabile minaccia putiniana, vista la scadenza del contratto che consente il transito di gas russo attraverso l’Ucraina verso l’Europa, con la chiusura dei rubinetti verso la Moldova. MILANO – Le scorte europee scese più rapidamente del previsto, per le temperature più rigide della passata stagione. (la Repubblica)