La protesta dei 100mila giovani a Belgrado: "Vucic deve lasciare"
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Non è servito a nulla cancellare le corse dei mezzi pubblici, il centro di Belgrado è stato ugualmente invaso da più di centomila manifestanti, scesi in piazza per protestare contro il presidente Aleksandar Vucic e il suo governo. La materia del contendere è, da quattro mesi, sempre il disastro di Novi Sad, che costò la vita a 15 persone schiacciate dal crollo della pensilina di una stazione ferroviaria, nel novembre scorso. (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altre testate
A unire i partecipanti, il desiderio di chiedere maggiore trasparenza a un governo accusato di corruzione e negligenza, in seguito alla morte di 15 persone nel crollo della pensilina alla stazione ferroviaria di Novi Sad avvenuto lo scorso novembre. (Il Fatto Quotidiano)
Manifestanti a Belgrado: "Contro di noi usato cannone sonoro" Migliaia di manifestanti si erano radunati in Piazza Slavija sabato scorso in una protesta pacifica per chiedere giustizia e responsabilità per la morte di 15 persone nel crollo di una tettoia nella stazione ferroviaria di Novi Sad, l'1 novembre 2024. (Il Giornale d'Italia)
“Tra le 275.000 e le 325.000 persone hanno partecipato al raduno, ma c’è la possibilità che il numero sia stato ancora più alto”. Più di 300mila in piazza a Belgrado (Virgilio Notizie)

Il presidente serbo Aleksandar Vucic si è detto pronto, nel giro di tre, quattro o cinque mesi a sottoporsi a una prova di legittimità, andando incontro alle opposizioni e affrontando nuove elezioni o un referendum sulla sua persona. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ma un caso controverso, osservato durante la manifestazione, potrebbe far saltare il banco. (il Nord Est)
Di bandiere blu con le stelle gialle non ce n’è neanche una, solo tanti volti giovani che chiedono una magistratura indipendente, stampa libera, rispetto dello stato di diritto e non un presidente padrone. (il manifesto)